“Improvvisazione e incompetenza del sindaco”

04/08/2012
h.18.00

La decisione del Sindaco Pizzarotti di scegliere l’orchestra Toscanini al Festival Verdi, anziché l’orchestra del Teatro Regio, ha scatenato un pandemonio.
Per quanto mi riguarda, ho sostenuto anche in campagna elettorale che le condizioni economiche della città e del Teatro imponevano di andare nella direzione di unire le forze delle due principali orchestre cittadine e di superare una contrapposizione anacronistica.
Riconoscere da parte del Comune il ruolo dell’orchestra Toscanini era necessario, ma la modalità scelta dal nuovo Sindaco dimostra un mix di incompetenza e di improvvisazione davvero preoccupante.
Pizzarotti e la Ferraris, con il loro sorriso d’ordinanza, hanno affrontato il tema in conferenza stampa senza avere minimamente avvertito, in nome di quella trasparenza e condivisione di cui si vantano, il dovere di rispondere in Consiglio comunale su quali erano le loro intenzioni sul Teatro e senza avere pensato di individuare prima con i responsabili delle due orchestre una modalità per salvaguardare chi lavora e per tutelare l’immagine e la dignità di tutti. Poteva essere l’occasione per provare a supere le divisioni e costruire una fase nuova, ma l’occasione e’ andata perduta.
Accolgo e comprendo lo sfogo del primo violino dell’orchestra del Teatro Regio e condivido il fatto che la città avrebbe dovuto riconoscere l’impegno, la professionalità e la qualità offerta da questi musicisti nel corso degli anni in modo diverso. L’amarezza sua e di quanti nell’orchestra hanno creduto in campagna elettorale alle promesse di Pizzarotti, che sono state regolarmente contraddette, sono purtroppo la logica conseguenza di una scelta compiuta al di fuori di ogni considerazione razionale e di ogni valutazione di merito, che incomincia a evidenziarsi.
La correttezza di dire in campagna elettorale le cose come stavano non ha pagato, ma ora anche coloro che hanno votato Pizzarotti, dovranno fare i conti con la realta’ e quello del Regio e’ solo il primo esempio di un’improvvisazione amministrativa e di una superficialita’ di valutazione che alla citta’ potranno costare molto cari.

Maria Teresa Guarnieri
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