17 settembre 2025. Si è chiusa con successo la quinta edizione di Padus Mirabilis, l’evento che ha trasformato Sacca di Colorno in un vivace crocevia di cultura, enogastronomia e tradizione sulle sponde del Grande Fiume. La manifestazione, andata in scena il 13 e 14 settembre, su uno sfondo naturalistico-paesaggistico di grande suggestione, ancora per molti versi da scoprire, ha attirato un vasto pubblico a testimonianza di un crescente interesse verso le eccellenze del territorio e il legame indissolubile tra il Po e la sua gente.
Organizzato da Bi&Bi Eventi in collaborazione con il Comune di Colorno, con il patrocinio della Provincia di Parma e dei comuni rivieraschi, con la cura dell’arch. Vitaliano Biondi e di Elisa Storti per la parte enogastronomica, Padus Mirabilis si è distinto per la qualità dell’offerta e la vasta partecipazione di un centinaio di espositori.

“Una grande festa del Po, un coinvolgente momento di socialità tra le atmosfere tipiche delle nostre terre, radici culturali solide e suggestioni naturalistiche uniche: questo è sempre più Padus Mirabilis, – sottolinea soddisfatto il sindaco Christian Stocchi – che ogni anno offre una chiave di lettura originale e stimolante sul Grande Fiume. Tra passato, presente e futuro. Dal nostro artigianato fino alla cultura gastronomica del territorio. Il pubblico crescente dalla prima edizione a oggi ci dice che la scommessa è stata azzeccata. Un grazie agli organizzatori per il grande impegno profuso e a tutte le realtà del territorio che hanno aderito, arricchendo questa edizione di idee, di contenuti e di passione profonda”.
Siamo soddisfatti per l’esito di questa edizione di Padus Mirabilis,” dichiara Danilo Biacchi, responsabile di Bi&Bi Eventi. “Il riscontro del pubblico è stato molto positivo. Abbiamo ricevuto apprezzamenti unanimi per gli allestimenti, l’organizzazione e, in particolare, per l’atmosfera che riusciamo a creare a Sacca di Colorno. L’evento si conferma un appuntamento unico nel suo genere, capace di coniugare divertimento e cultura. La ristorazione poi ha saputo accontentare ogni palato, spaziando dai piatti tradizionali ‘poveri’ a proposte più ricercate. Il successo della ‘Dispensa del Po’ conferma la nostra volontà di valorizzare i sapori del territorio e di offrire un’esperienza culinaria completa e di alta qualità. Un’attenzione speciale è stata dedicata ai più piccoli, che hanno potuto godere di numerose attività a loro riservate”.
L’esito di questa edizione pone solide basi per il futuro e consolida il ruolo dell’evento come punto di riferimento nel panorama delle manifestazioni dedicate alla valorizzazione del patrimonio fluviale e agroalimentare, assieme a Georgica. Festa della terra, delle acque e del lavoro dei campi, seconda tappa del festival del Po, che si svolgerà nel Lido Po di Gualtieri e Guastalla (Reggio Emilia) il 28 e 29 marzo 2026.
Il filo conduttore dell’edizione 2025 di Padus Mirabilis, il legame simbolico e reale tra l’acqua e il latte ha offerto un affascinante percorso sensoriale e culturale. I visitatori hanno avuto l’opportunità di esplorare il profondo legame tra il fiume, archetipo materno e fonte di nutrimento, e l’arte casearia che ha reso celebre questo territorio nel mondo. Tra degustazioni guidate a cura di ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi) e ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vini), show cooking, cene come quella a cura della chef Alessia Scita, laboratori con Gianluca Borlenghi, rinomato panificatore di Colorno, e incontri, il pubblico ha scoperto i segreti di un’arte antica, fatta di passione e rispetto per la natura, che si esprime nelle rinomate forme di cacio che hanno stupito viaggiatori e poeti nel corso dei secoli e in vini dalla lunga storia.

Oltre a una esposizione-mercato che ha spaziato dal florovivaismo all’artigianato, a specialità alimentari, a Sacca di Colorno è stato possibile conoscere l’eccellenza alimentare parmense e gustare una eccellente cucina di strada grazie ai numerosi truck presenti. Da segnalare, tra le altre, le proposte di ristorazione di Gusto Parma e Osteria dei Mascalzoni e quelle vegane di Patrizia Ziveri. Arricchiva l’offerta un programma dinamico e coinvolgente di incontri che hanno spaziato dai segreti della lavorazione dei prodotti tipici dall’ anolino morbino al tortél dóls, dalla biodiversità alla zootecnica, dalla storia di Parma degli anni ‘80 e ‘90 alla Food Valley Bike, offrendo anche preziosi spunti di riflessione sul futuro del cibo, il cibo senza l’uccisione di animali e la valorizzazione delle tradizioni. Un’ampia sezione poi è stata dedicata alle famiglie, con laboratori creativi per i più piccoli, attività sportive, letture animate e giochi di una volta.
Anche quest’anno si è rinnovata la collaborazione con il Museo del Bijou di Casalmaggiore (CR) che è culminata nella premiazione da parte del conservatore Letizia Frigerio, come prima classificata, di Sara Carrucciu con il suo brand Aras Gioielli per la sua grande abilità e sensibilità nel creare gioielli, che si distinguono per il loro stile unico. Le competenze dimostrate nell’edizione precedente non le sono bastate, spingendola a sperimentare nuove tecniche con l’ottone. Questo l’ha portata a creare gioielli ancora più innovativi, dimostrando la sua capacità di perseverare e di reinventarsi. Menzione speciale a Emanuela Bonini, Giordana Capurro, Michela Lombardi.
L’elemento del fiume non è stato solo uno sfondo, ma un vero e proprio protagonista, grazie a navigazioni a bordo dell’imbarcazione Anguilla e della motonave Stradivari, discese in canoa che hanno permesso di vivere il Po in modo avventuroso e indimenticabile e ad incontri istituzionali dedicati al futuro delle aree fluviali.
L’area dedicata al benessere olistico, realizzata in collaborazione con Indaco festival 432HZ, ha poi offerto un’oasi di pace e relax, con pratiche di yoga e armonizzazioni, mentre la proposta musicale serale ha saputo creare un’atmosfera vibrante e festosa.