
31/01/2014
h.10.40
La questione è una: il rispetto delle Istituzioni.
Questo assalto squadrista dei pentastellati in Parlamento dimostra solo questa mancanza totale di rispetto.
Non mi ritengo moralista né conservatore. Anzi, apprezzo molte battaglie civili, e molte le appoggio direttamente. E’ mio stile denunciare quello che non va, cercando di dare un contributo ideale e concreto perché possa andare meglio, secondo un principio riformista emiliano, che mi appartiene da sempre.
Qui però si sta parlando di una battaglia incivile, antidemocratica.
Commissioni bloccate fisicamente, violenza verbale e mediatica intollerabile… loro si attaccano ad uno spintone subito dalla Lupa, mentre hanno fatto molto di peggio.
Usano quindi la disonestà comunicativa che sempre denunciano negli altri e mai riconoscono in loro.
La peggiore Lega Nord – e stiamo parlando di un movimento che in alcune occasioni ha offerto spettacoli squallidissimi – non ha mai eguagliato questa violenza. I parlamentari leghisti non sono mai arrivati a comportamenti così gravi, istituzionalmente.
Uno potrebbe dirmi: ma di quale autorità e rispetto istituzionali parli, se poi chi sembra educato e rispettoso a volte si scopre essere il ladro peggiore?
Parlo della stessa autorità che va riconosciuta, con rispetto, al Sindaco Pizzarotti.
Con quale autorità, se non quella istituzionale – che è espressione della volontà elettorale dei cittadini – l’Amministrazione di Parma sta governando (per me molto male, ma non è questo il punto) la città?
Tutto questo si dibatte, mentre da lontano, appartato, dal suo piedistallo mediatico, risuona la grande disonestà del milionario comico genovese, che incita i suoi “eroi” ad “andate avanti voi, che a me scappa da ridere”. Che squallida e triste figura quella di Beppe Grillo. Com’è invecchiato male, e quale declino psicologico nella recita di un improbabile Italo Balbo 2.0 …lui si sta rendendo responsabile dell’allevamento di polli (direbbe Gaber) da combattimento, pronti a recitare la parte di V per Vendetta in modo automatico.
Io mi vergogno profondamente come cittadino italiano, mi vergogno vedere queste scene in Parlamento, dove non è assolutamente vero che sono tutti uguali.
Mi vergogno infine di condividere la cittadinanza italiana con questa gentaglia.
Perché ho il diritto, ed oggi il dovere, di dire che io sono migliore di questi esagitati, ignoranti vili rappresentanti politici. Ho il diritto e dovere di dirlo ai miei figli, agli amici, a tutti, senza peli sulla lingua. E questo diritto/dovere lo hanno i miei amici e la gran parte dei cittadini italiani, che non hanno tempo e voglia di seguire questi squallidi spettacoli di negazione della democrazia.
Infine, con tutte le cose da chiarire – facciano giustamente “il loro corso” – e senza difese pregiudiziali, sto dalla parte del Presidente Giorgio Napolitano, che alla sua età e con tutte le fatiche che ha dovuto fare e sta facendo, in un periodo veramente di merda per la politica, ha ancora la forza di rappresentare la più alta carica istituzionale, cercando di portare avanti un percorso discutibile, ma coerente con le premesse democratiche. Prendersela con lui, disponibile a rimediare una situazione drammatica, accettando la continuazione del suo mandato, è commettere una violenza bieca e direi disumana.
Alberto Padovani
(libero cittadino italiano, indipendente di sinistra)