Atti violenti contro l’ex compagna, arrestato marocchino

SMA MODENA

24/07/2013
h.11.00

Pubblichiamo di seguito la nota del Comando Polizia Municipale relativa all’arresto di un cittadino tunisino di 39 anni, fernato ieri mattina in via D’Azeglio, nei pressi della sua abitazione.
Il fermo è stato disposto dal Giudice per le Indagini preliminari, in condivisione con il Pubblico Ministero.
La misura cautelare è stata messa in atto in seguito alla denuncia della ex convivente, presentata al Nucleo Antiviolenza della Polizia Municipale, che aveva a sua volta ravvisato gli estremi per una richiesta in questo senso, per tutelare la signora da rischi di stalking dopo gli episodi da essa denunciati.

Oggetto: intervento del 23 luglio Esecuzione Ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico di: H.K di anni 39 Tunisino per il delitto di cui 612 bis C.P.

Fatto: Il Signor H.K ha convissuto per svariato tempo con la vittima F.L., italiana di anni 41, intraprendendo con essa una relazione sentimentale.
Trascorso un breve periodo della loro unione il Signor H.K si rivelava un soggetto alquanto violento e pericoloso nei confronti della Signora F.L. la quale decideva di interrompere la relazione per tutelare la sua persona.
Nonostante la fine della storia sentimentale tra i due, il Signor H.K proseguiva nel compiere atti violenti e persecutori nei confronti della ex compagna, pedinandola, minacciandola e molestandola a tal punto da creare nella Signora F.L. uno stato d’ansia tale da doversi rinchiudere in casa per paura di incontrare H.K.
La Signora F.L. si rivolgeva alla locale Questura e al Nucleo Antiviolenza della Polizia Municipale dove sporgeva denunzia dell’ accaduto.
La richiesta di applicazione della misura cautelare, in oggetto richiamata, veniva condivisa dal Pubblico Ministero e a sua volta dal Giudice per le Indagini Preliminari. Il soggetto rintracciato in via D’ Azeglio e accompagnato negli uffici di questo Comando, dopo l’espletamento degli atti di rito veniva associato alla Casa di Reclusione di Parma.