Donne nello sport, Maestri firma proposta di legge

SMA MODENA
lombatti_mar24

28/04/2015
h.15.30

La parità tra i sessi non è stata certamente raggiunta ma alcuni passi avanti sono stati fatti: eppure c’è ancora tanta strada da fare, in molti campi, tra cui lo sport. Basti pensare che ad oggi, nel 2015, le donne sono ancora escluse dal professionismo sportivo e questo a causa di un problema burocratico nelle regole del Coni.
Proprio per superare questa assurda situazione la deputata del Partito democratico Patrizia Maestri ha deciso di sottoscrivere una proposta di legge presentata dalla collega parlamentare del Pd Laura Coccia. “Lo sport – sottolinea Maestri – dovrebbe portare avanti valori come la parità, l’uguaglianza e il rispetto e non quelli della divisione. Proprio per questo mi pare chiaro che non sia più pensabile, nel mondo di oggi, non permettere alle donne di essere professioniste sportive”.
In questo caso non si tratta solamente di un problema di status, ma di una situazione che crea importanti problemi pratici. Il “dilettantismo imposto” alle atlete, infatti, impedisce loro di usufruire della legge 91/81 che regola i rapporti con le società, la previdenza sociale, l’assistenza sanitaria, il trattamento pensionistico, eccetera. Anche le atlete italiane di cui tutti siamo orgogliosi dalla Vezzalli alla Pellegrini, dalla Kostner alla Idem, secondo i regolamenti del Coni lo fanno per “diletto”.
La proposta di legge sottoscritta oggi dalla parlamentare chiede una cosa molto semplice: modificare il testo della legge 91/81. Basterebbe, infatti, aggiungere all’articolo 2 di quella legge un riferimento alle pari opportunità tra donne e uomini come sancito nella Costituzione, mentre all’articolo 10, quarto comma, dove si dice che le società sportive devono affiliarsi ad una federazione del Coni la dicitura ‘Dopo aver ottenuto tale affiliazione la società procede all’affiliazione anche della corrispettiva società sportiva femminile’.
“Si tratta – conclude la deputata parmigiana – di una proposta di legge molto chiara, basata sul buon senso, che ha l’obiettivo di eliminare una situazione assolutamente anacronistica. Per questo ho deciso di sottoscriverla e, insieme a diversi colleghi, la porterò avanti con forza nei prossimi mesi”.