
31/05/2014
Il voto cittadino? “A nostro avviso esprime un giudizio negativo sull’azione amministrativa del M5S che si segnala per immobilismo, incapacità di ascolto e di relazione, mancanza di idee e progetti. Pizzarotti rappresenta solo una minoranza”.
Ad una settimana dal voto per le Europee Nicola Dall’Olio, capogruppo del Pd in Consiglio comunale si esprime da una parte ringraziando chi lo ha sostenuto e, dall’altra, guardando al prossimo futuro in Consiglio.
“Voglio ringraziare tutti coloro che nel corso di questa intensa campagna elettorale mi hanno aiutato, seguito, sostenuto – dice -. Sono stati davvero in tanti a scrivere il mio nome sulla scheda: 32.258 persone. Poco più della metà delle preferenze sono arrivate dalla provincia di Parma. Quasi 10.000 solo in città. Un dato senza precedenti, di cui sono riconoscente agli elettori e che mi spinge ad andare avanti, nel mio lavoro in Consiglio comunale, con rinnovata forza e responsabilità”.
“Senza precedenti – continua – è anche l’affermazione del Pd, che in città raggiunge per la prima volta la maggioranza assoluta, il 52% dei consensi. Un risultato che è certamente frutto dell’effetto Renzi, ma che porta con sé una componente non trascurabile di effetto Parma. Il dato provinciale, scorporando la città, si ferma, si fa per dire, sul valore nazionale del 40%. Segno che la rinnovata rappresentanza a livello di gruppo consiliare e segreteria cittadina sta portando i suoi frutti in termini di consenso e di relazione con la città”.
“Il M5S passa invece dal 28% delle politiche di un anno fa al 19%, al di sotto della media nazionale del 21%, e perde un migliaio di voti rispetto al primo turno delle comunali. Nel 2013 Pizzarotti aveva sostenuto che il dato di Parma delle politiche, sopra la media nazionale, premiava l’operato dell’amministrazione; ora da consumato politico afferma che il risultato delle europee è slegato da quanto fa (e soprattutto non fa) il Comune. A nostro avviso il voto della città esprime invece un giudizio negativo sull’azione amministrativa del M5S che si segnala per immobilismo, incapacità di ascolto e di relazione, mancanza di idee e progetti”.
“Prima del 25 maggio Grillo sosteneva che in caso di vittoria avrebbe chiesto a Napolitano le dimissioni di Renzi e nuove elezioni. Noi non faremo come Grillo. Ma di certo faremo pesare in Consiglio il mandato degli elettori e il fatto che Pizzarotti rappresenta solo una minoranza. L’attuale amministrazione non ha più la legittimità per imporre unilateralmente scelte e decisioni che incidono su tutta la comunità, come ad esempio un modello di raccolta rifiuti rigido che non è stato mai discusso, né condiviso con i cittadini. Così come non può pensare di gestire come cosa propria istituzioni come il Teatro Regio che sono di tutti. Il Pd e il gruppo consiliare hanno ora la responsabilità di fare valere il voto della maggioranza degli elettori costruendo un’alternativa di governo per la città, stanca dell’esperimento fallito dei 5 stelle. Queste elezioni ci hanno dimostrato che l’unica risposta possibile alla paura e al disagio è la buona politica, quella che comprende i problemi, li affronta e li risolve nell’interesse di tutti, a partire da chi è più debole. Il presidente del Consiglio ha colto nel segno dicendo che il Pd rappresenta la speranza di un intero Paese. A Parma come nel resto d’Italia bisogna lavorare per trasformare la speranza di tutti in realtà. Questo è il nostro compito e il mandato che ci danno gli elettori”.