29/04/2013
h.15.50
“E’ dura, è dura”. Pierino Magnani è davanti alla sua stalla, che fino a settimana fa ospitava più di cento capi. La struttura, posta sul versante che sta franando verso valle, è lesionata. Siamo a Sauna, nel Cornigliese, dove questa mattina il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, insieme all’assessore al dissesto Ugo Danni, ha compiuto un sopralluogo.
Con lui Gianfranco Larini responsabile del Servizio Tecnico di Bacino della Regione Emilia Romagna e il personale del consorzio di Bonifica. Bernazzoli parla con Magnani insieme al sindaco di Corniglio Massimo De Matteis mentre percorrono la strada dissestata dalla frana dove anche questa mattina sono comparse nuove crepe.
A indicarle sono gli abitanti che vivono nella piccola frazione e che guardano con timore i “tagli” nell’asfalto provocati dalla lingua di fango che continua il suo viaggio a valle verso il rio Lucconi, affluente del Parma. Intorno il terreno è a pezzi, con larghe fratture che scompongono i campi.
“La situazione è seria, c’è una frana di grandi dimensioni e profonda, in questa fase gestibile solo attraverso il controllo – dice Bernazzoli – E’ vicino a un centro abitato particolarmente prezioso perché oltre ai residenti sono presenti tre attività agricole importanti che coinvolgono giovani. Una di queste è distrutta, l’altra a rischio, questo vuol dire che qui sta saltando un sistema sociale ma anche economico che per la montagna è significativo. Basta pensare che senza questi fornitori anche il caseificio sociale è a rischio.
Ci siamo mossi su due fronti – continua il presidente – continuiamo il lavoro dei servizi provinciali Viabilità e Protezione Civile che da giorni sono in campo su tutte le frane e abbiamo messo a disposizione anche un nostro dipendente per il comune. Ci muoviamo con la Regione per avere lo stato di emergenza, il presupposto minimo per poter fare interventi successivi. Proprio su questo abbiamo avviato un contatto con la Presidenza del Consiglio e con il nuovo ministro all’Ambiente Andrea Orlando per avere presto un incontro in cui far presente la gravità di quanto sta accadendo nel Parmense”.
La frana ha un fronte di 400-500 metri, sul suo passaggio verso sud-est ha incontrato una grande roccia che ha bypassato dividendosi in due. E’ la lingua di destra che minaccia le case di Sauna mentre l’altro braccio scende in direzione di Pugnetolo. Al momento, ricorda il sindaco De Matteis, fuori dalla propria casa ci sono tre famiglie, e il centinaio di capi evacuato dalla stalla.
In mezzo a tutto lo sconquasso del terreno che si frantuma fanno paura le macerie della casa della famiglia Rabaglia distrutta ieri. Oggi a Corniglio il sidnaxco ha riunito il Coc , Centro oeprativo comunale di Protezione Civile. E’ li che si farà il punto della situazione vagliando l’eventualità di ulteriori evacuazioni preventive in particolare della sessantina di mucche che si trovano nell’altra stalla a rischio.
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29/04/2013
h.16.00
“Stamane ho incontrato il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, dal quale ho avuto il via libera per il vertice con tutti i parlamentari dell’Emilia-Romagna sui danni del maltempo, che sarà convocato a brevissimo”.
Lo annuncia Patrizia Maestri, deputata del Pd di Parma, che ha sottoposto al neo Ministro la richiesta di dare vita a quel confronto che – nato dalla sua proposta e da quella del senatore parmigiano Giorgio Pagliari -, aveva raccolto da subito il supporto convinto di tutti i colleghi emiliano-romagnoli, ma non quello dell’ormai ex Ministro Corrado Clini, che non ha mai risposto all’appello.
“Nonostante siano trascorse meno di 24 ore dal giuramento, il Ministro Orlando si è dimostrato già operativo e, soprattutto, perfettamente a conoscenza dell’enorme gravità della situazione che sta martoriando l’Appennino parmense – spiega la Maestri -. Con lui ho condiviso la necessità di un punto della situazione con i parlamentari emiliano-romagnoli, per fare una ricognizione più aggiornata possibile sui danni ad oggi censiti e sugli interventi più urgenti da mettere in atto. Appuntamento al quale credo sia indispensabile che partecipi anche la Provincia di Parma, per avere un ulteriore contributo operativo alla discussione. In agenda, ovviamente, la richiesta dello stato d’emergenza formalizzata dalla Regione al Governo, la cui approvazione, col relativo finanziamento, è fondamentale”.
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29/04/2013
h.17.40
Nel giorno del voto di fiducia al governo da parte della Camera dei Deputati, arriva sul tavolo del ministro una richiesta di incontro avanzata anche al Ministro all’Ambiente Orlando e sottoscritta da tutti i parlamentari dell’Emilia Romagna.
La missiva è stata fortemente voluta dalla deputata parmigiana Patrizia Maestri e dal senatore Giorgio Pagliari ed è legata all’emergenza frane che ha coinvolto il nostro appennino. Dopo avere ricordato la difficile situazione venutasi a creare nel nostro appennino, con disagi e gravi danni sia alle infrastrutture che ad abitazioni ed attività produttive, i parlamentari parmensi hanno sottolineato la richiesta, avanzata lo scorso 5 aprile dal presidente Vasco Errani, di dichiarazione dello stato di emergenza.
“Nei giorni successivi – recita la lettera – ci siamo fatti promotori di atti di sindacato ispettivo e indirizzo al fine di richiamare l’attenzione del Governo su tali avvenimenti calamitosi e abbiamo svolto sopralluoghi nelle aree maggiormente colpite dai movimenti franosi prendendo atto della grave situazione che si è venuta a determinare; la conta dei danni e degli interventi per la somma urgenza supera già ampiamente la stima dei danni formulata nella richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza.
Purtroppo, il governo precedente non ha provveduto a dichiarare lo stato di emergenza e a stanziare, quanto meno, le somme necessarie per i primi interventi, in tal modo accrescendo la preoccupazione della popolazione così duramente colpita. Peraltro, in questi ultimi giorni e in queste ore, il quadro sta ulteriormente peggiorando con nuclei abitativi (Sauna e Capriglio nel parmense, senza dimenticare le criticità in tutta la Val Parma e la Val Parmossa, nonché nelle valli del Taro e del Ceno; Palagano, Pievelago, Fanano, Sestola, Fiumalbo, Montecreto, Prignano, Polinago nel modenese; Carpineti, Baiso, Ligonchio, Toano, Vetto, Castelnuovo Monti nel reggiano) evacuati.
Le decisioni appaiono quindi, oramai, improcrastinabili: abbiamo apprezzato, on. Ministro, le Sue prime rassicurazioni pronunciate a nome Suo e del Governo tutto. In questo quadro, non di meno, siamo a richiedere un incontro, per poter offrire il nostro contributo, reso utile – crediamo – dalla diretta conoscenza delle realtà locali, al fine di valutare con le Signorie Vostre, quanto prima, le più utili azioni di intervento a difesa del territorio, a sostegno delle popolazioni colpite e dell’economia della zona”.
Tra i firmatari, oltre a Maestri e Pagliari, anche i senatori Leana Pignedoli, Stefano Vaccari, Rita Ghedini, Sergio Lo Giudice e l’onorevole Donata Lenzi. Nel corso della mattinata il ministro Orlando ha dato garanzie circa la possibilità di incontrare in tempi brevi i parlamentari dell’Emilia Romagna estensori del documento.
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29/04/2013
h.19.00
Dichiarazione dello stato di emergenza per i danni del maltempo nell’Appennino emiliano-romagnolo
Ferrari e Garbi (PD): “Sia il primo atto del Governo Letta”
I consiglieri regionali del Partito Democratico Gabriele Ferrari e Roberto Garbi si rivolgono al nuovo Esecutivo: “Fare presto per la nostra montagna martoriata”.
“L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna – ricordano Ferrari e Garbi – aveva rivolto con voto unanime un accorato appello al Governo affinché la richiesta del Presidente Errani per la dichiarazione dello stato di emergenza a seguito dell’eccezionale ondata di maltempo e che ha provocato ben oltre 200 milioni di danni venisse rapidamente accolta”.
“E’ questa la prima, minima, condizione affinché si avviino subito tutti quei lavori di salvaguardia e di ripristino di strade, case, attività produttive e infrastrutture pubbliche e private, che sono condizione indispensabile per evitare danni ulteriori e per garantire condizioni di vivibilità ad ampie zone dell’Appennino emiliano-romagnolo che sono state martoriate da maltempo e frane. Chiediamo con forza – concludono i consiglieri PD – che tra i primissimi atti del nuovo Governo vi sia, già nei prossimi giorni, la dichiarazione dello stato di emergenza e l’erogazione delle risorse necessarie per la messa in sicurezza del territorio e per il ripristino delle strutture danneggiate.