“Il M5S difende i simboli del modello gestionale di Vignali”

29/06/2013
h.14.20

Ghiretti scrive una lettera aperta ai Consiglieri 5 Stelle: “Sono stupito di vedere la maggioranza difendere i simboli del modello gestionale che era stato di Vignali”.

Ho volutamente lasciato passare qualche giorno dal Consiglio Comunale per riflettere a mente fresca su una sensazione che forte e netta ho maturato nel corso della seduta.
Mi sono candidato a sindaco nel 2012 perché, pur avendo maturato un’esperienza positiva come assessore allo Sport, non ho tollerato il disastro con cui si è conclusa la Giunta Vignali. In quei due anni da amministratore pubblico ho raggiunto la consapevolezza che la politica, la buona politica, può fare molto per questa città, ed è per questo che ho sentito l’esigenza di proseguire il mio impegno pubblico, nella convinzione che le mie competenze e quelle degli amici di Parma Unita potessero essere messe a sostegno di una buona causa: riformare il modello di gestione politica ed economica di questa città.
Non nascondo che ho guardato con sincero interesse alla novità rappresentata dal Movimento 5 Stelle, dalle sue istanze, dalla sua voglia di portare un vero cambiamento nella vita politica della nostra città. Ho visto negli occhi dei venti consiglieri comunali di maggioranza la stessa voglia di fare, la stessa positiva “impreparazione” che avrebbero avuto i miei consiglieri se avessimo vinto noi.
Ed è a loro che mi rivolgo davvero con il cuore in mano per condividere quella che ormai è più di una forte impressione: questa città, al di là dei proclami, non sta cambiando rotta!
Non l’ha cambiata sul Teatro Regio, dove il modello gestionale è rimasto identico, si è solo sostituito un management ad un altro, un’orchestra ad un altra, un’agenzia ad un’altra.
Non l’ha cambiata su Iren, dove una serie di istanze di riforma si sono ridotte alla difesa ad oltranza del “vostro uomo” in seno al CdA.
Non l’ha cambiata in Comune, dove martedì scorso ci è stato chiesto di consentirvi di votare i bilanci di tutte le partecipate visto che non eravate in grado di garantire da soli il numero legale in consiglio.
Io quei bilanci in gran parte non li ho votati sebbene – e ne ho dato atto pubblicamente – anni prima avessi dato il mio voto per far nascere Parma Infrastrutture. Voltagabbana? Sprovveduto? Io preferisco pensarmi come uomo libero, capace di autocritica. Quando entrai in Giunta come assessore allo Sport non avevo gli strumenti per mettere in discussione il modello gestionale del Comune. Quando li ho maturati ho preso le distanze da quell’esperienza.
Per questo dico a voi consiglieri del Movimento 5 Stelle di fare attenzione. Attenzione a non approvare qualsiasi cosa in nome della difesa del proprio gruppo, un sentimento nobile che però, a volte, rischia di farci fare cose che in altri contesti non avremmo mai fatto.
Sentire dalla viva voce dell’assessore Capelli che la matassa delle società partecipate era da difendere in blocco e ad oltranza mi ha lasciato senza parole. Ma come, quel dedalo di scatole cinesi non era il simbolo dell’idea di gestione di una città di Ubaldi prima e di Vignali poi? Vedere l’amministratore delegato di Parma Infrastrutture dichiarare che a Parma ha mangiato bene e si è divertito ad imparare ad amministrare una società pubblica mi ha inorridito. E mi chiedo: ma voi, consiglieri 5 stelle, siete andati in Comune per difendere l’esistenza di società come Stt e Parma Infrastrutture? Era questa la ventata di nuova politica che pensavate di portare? Sono questi i manager che volevate portare per esaltare le competenze?
Io non credo! E vi dico che oggi più che mai occorre pensare bene a quanto si sta facendo, perché oggi voi difendete l’esistenza di società che giustamente dite di aver ereditato. Domani saranno le vostre società, pensate e plasmate su un vostro modello di gestione della cosa pubblica di cui sarete sempre chiamati a rispondere di fronte all’opinione pubblica.

Roberto Ghiretti
consigliere comunale Parma Unita

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