Iren, “ridotti gli stipendi e tutelate le richieste di Parma”

28/06/2013
h.18.50

Riguardo al nuovo assetto della Governance di Iren, il Comune di Parma ha sin da subito indicato il proprio indirizzo di mandato: costruire una struttura di vertice sul presupposto della competenza, chiedendo di garantire la diminuzione dei compensi delle figure apicali.
Al termine dell’assemblea dei soci di ieri pomeriggio, e da accordi presi con i Sindaci dei comuni di Torino, Genova, Reggio Emilia e Piacenza, la politica di razionalizzazione dei costi ha così portato a importanti risultati: la riduzione complessiva degli stipendi di Presidente, Ad, Direttore Generale, Cda e Comitati Interni è infatti scesa del 32%, passando da 845 mila euro lordi a circa 570 mila (significativamente meno rispetto ai compensi medi di altre multiutility di pari dimensioni e attività). Si è posto anche un freno ai doppi stipendi attraverso il principio della onnicomprensività, che vuol dire limite di un solo stipendio per le figure che all’interno del Gruppo ricoprono più cariche.
Eliminando il Comitato Esecutivo dalla struttura, il Consiglio d’Amministrazione ha invece assunto un ruolo decisivo sulle politiche future di gestione, mentre i Consiglieri di Amministrazione passeranno da un compenso di 23 mila euro (lordi) a circa 18 mila, con il percepimento di un gettone di presenza.
Dell’operazione si dice soddisfatto il Sindaco Pizzarotti, che ringrazia la collaborazione del Consiglio Comunale: “La decisione di chiedere un risparmio sui compensi delle figure più importanti è stato preso assieme al Consiglio – ha spiegato -. Abbiamo così raggiunto un buon risultato, grazie anche ad un lavoro in concerto con i Sindaci di Genova, Torino, Reggio Emilia, Piacenza e Torino, tutelando quelle che erano le richieste del Comune di Parma, puntando sulla razionalizzazione dei costi, sulla competenza e sulla trasparenza”.
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