L’Asp di Fidenza affonda come la Bismark

11/11/2013

La mattina del 27 maggio 1941 si consumava nel Nord Atlantico al largo di Brest una della più grandi tragedie navali della II Guerra Mondiale.
La corazzata Bismark, orgoglio della marina del Terzo Reich, veniva affondata, dopo una lotta contro un’intera squadra di incrociatori e cacciatorpedinieri britannici. Con lei scomparvero oltre 2.200 uomini; saranno solo un centinaio i superstiti tratti in salvo dalle navi inglesi. Dopo un martirio durato due giorni in cui la nave, bloccata al timone, rimase alla mercé di un nemico implacabile che la smantellò pezzo per pezzo arrivò il siluro dell’incrociatore Dorsetshire che colò a picco la corazzata tedesca. L’Asp di Fidenza non sembra navigare in acque migliori di quelle della Bismark di allora.
Dopo la proroga illegittima del Cda, la disapprovazione della Giunta Regionale, il riconoscimento dell’illecito, la nomina senza concorso del direttore e la richiesta di commissariamento, ecco che ora si viene a sapere che Maria Teresa Guarnieri sarebbe stata assunta senza alcuna “valutazione comparativa”, in totale violazione con lo Statuto dell’Azienda.
Sembra che Parmadaily sia arrivata a siglare l’ultimo atto dello smembramento di Asp, né più ne meno di quanto la flotta britannica fece con la corazzata tedesca, ormai divenuta immobilizzabile ed un bersaglio fin troppo facile. A stupire rimane il fatto che mentre la Bismark, abbandonata a se stessa, tentò comunque una difesa, da Asp non è venuta nessuna risposta, nessuna reazione, se non una ventilata minaccia di querela a Parmadaily che poi, stranamente, non si è materializzata. Niente, fino a questo che sembra essere l’affondo finale. Asp sembra andare a fondo, ma senza aver tirato neppure un colpo.
Se – e il se rimane di rigore fino a quando i fatti citati da Parmadaily non saranno appurati dalle autorità competenti – la gestione di Asp è un esempio di Altra Politica, allora ad una simile amministrazione è di gran lunga preferibile la barbarie.

Alessandro Guardamagna

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