“La nostra missione: salvare il centro-sinistra da Renzi”

SMA MODENA
lombatti_mar24

16/11/2014
h.12.40

Intervista a Federica Barbacini e Mirko Reggiani, candidati di Sel alle elezioni regionali nella coalizione di centrosinistra. La Barbacini è segretaria provinciale di Sel, Reggiani uno dei dirigenti provinciali più attivo del partito.

Cosa vuole dire per un rappresentante di Sel fare campagna elettorale in Emilia Romagna per un renziano ortodosso come Stefano Bonaccini?
Significa, anzitutto, credere ancora nell’esistenza di un centro-sinistra, ovvero di quel perimetro politico che si sta dissolvendo proprio sotto la spinta delle ambizioni personali di Renzi che ha scalato il PD come fosse una società per azioni. Se rinunciamo a fare questo tentativo, condanniamo la nostra Regione ad essere governata dai potentati economico-finanziari che dopo aver causato la crisi si sono messi al sicuro prima affidandosi a Monti ed ora si nascondono dietro alla stucchevole innovazione di Renzi.
Bonaccini, lo sappiamo tutti, è diventato renziano per convenienza personale. Ha indubbie capacità e competenze personali, ma se ha optato per un’alleanza con la sinistra, significa che in questa Regione possiamo ancora ribaltare lo scenario nazionale. Gli consigliamo, quindi, di non fare troppo il brillante perché noi di SEL saremo come un gatto continuamente attaccato al cavallo dei suoi pantaloni.

Che segno ha lasciato Sel negli ultimi cinque anni nella Regione di Errani?
Nel 2010 il partito nella sua forma attuale ancora non c’era, per cui eleggemmo un solo consigliere regionale che tuttavia in questi anni ha ben lavorato sul fronte della sicurezza sul lavoro, della tutela dell’ambiente, dell’economia solidale ed è stato anche tra i più attivi promotori della nuova legge regionale sui rifiuti che purtroppo non ha completato l’iter di approvazione per via dell’interruzione della legislatura. C’è poi da considerare anche il lavoro svolto dall’assessore alla Cultura Massimo Mezzetti sulla legge di riordino degli enti lirici.

Che contributo può dare Sel in Regione?
La presenza di SEL è fondamentale per contenere le spinte mirate alla devastazione delle tutele sul lavoro. La crisi non si combatte aumentando la precarietà, ma al contrario garantendo la stabilità dei posti di lavoro, premiando quelle imprese che oltre a non delocalizzare, assumono a tempo indeterminato. Chi crede nel lavoro stabile va incentivato fiscalmente.
Sul fronte del sociale, SEL si batterà per il mantenimento e il miglioramento dei servizi alla persona, con particolare attenzione alle fasce deboli. Poi occorre investire su Cultura e Scuola e dotarsi di un piano di dismissione degli inceneritori. Senza una Sinistra forte, che sostiene questi programmi, diventa ineludibile la deriva definitiva del PD verso le pretese dei potentati economici protetti dall’arroganza del premier-padrone. Proprio per questo è ancor più fondamentale oggi darci il voto. Per assurdo, la nostra missione è quella di salvare il centro-sinistra da Renzi.

Per Parma… cosa deve fare la Regione?

Ovviamente le casse di espansione del Baganza devono essere al primo posto, ma questo ormai lo riconoscono tutti. Non tutti invece riconoscono la necessità di aiutare le persone a vivere meglio il proprio territorio.
La montagna si sta sgretolando e spopolando, la città è stata sfigurata dalle giunte di destra e l’amministrazione grillina non è riuscita ad emanciparsi, in parte isolata dal resto del sistema istituzionale e anche abbandonata da Beppe Grillo, il quale non accetta l’idea che governare una città significhi una continua mediazione con le istanze delle sue tanti componenti.
In questi anni Parma è peggiorata e deve invece tornare al centro di un sistema di eccellenze che può e deve ripartire, magari investendo su Cultura e Istruzione e soprattutto attraverso politiche mirate alla creazione di posti di lavoro.

AM