
04/02/2014
I recenti interventi pubblici (clicca qui) relativi alla gara pubblica promossa da TEP Spa, nell’autunno 2010, per l’acquisto di n.7 filosnodati con opzione d’acquisto di ulteriori n.2, hanno (finalmente!) indotto la Giunta comunale ad una parziale informazione sul perdurare della impossibilità di utilizzo dei nuovi mezzi di trasporto pubblico da lungo tempo ormai fermi in area dell’Azienda perché di lunghezza superiore a quella consentita dal Codice della Strada.
L’Assessore ai Trasporti che firma il comunicato afferma “…arriveremo a definire quelle che sono le responsabilità…. e… ci preme portare a termine l’operazione senza arrecare danno alle casse pubbliche.” Oltre a quelli già subiti per il lungo fermo dei mezzi! Affermazioni condivisibili ma il così lungo protrarsi delle necessarie decisioni rende poco credibili.
La vicenda non costituisce certo titolo di merito per i Vertici di TEP e per gli Enti pubblici comproprietari dell’Azienda. A proposito di quello che l’Assessore definisce “pasticcio” viene spontanea una domanda: possibile che a nessuno sia a livello tecnico che di governo dell’Azienda sia sorto il dubbio sulla conformità della lunghezza massima dei filosnodati alle prescrizioni del Codice della Strada?
Purtroppo pare che i filosnodati fermi in deposito TEP presentino ulteriori difetti rispetto al bando di gara che, se confermati, potrebbero costituire un altro “pasticcio”. Dovrebbe trattarsi di un maggior peso a vuoto rispetto a quanto previsto nel bando di circa dieci quintali con conseguente riduzione di oltre dieci posti a sedere. Infine la sporgenza oltre il limite di sagoma dei parafanghi posteriori.
Marco Ablondi