
14/02/2015
Athos Davoli, il fondatore della Davoli, manifattura italiana di amplificatori per strumenti musicali negli anni utilizzati da tanti big del rock mondiale in visita nel nostro Paese (e non solo) tra gli anni Sessanta e Settanta, animatore culturale – fu tra i primi a diffondere il verbo beat in Italia – e promoter (organizzando rassegne come Rapallo Davoli, Italia Beat e EuroDavoli) è morto oggi all’età di 80 anni: a darne notizia sono stati alcuni suoi dipendenti per mezzo di post pubblicati sulle proprie pagine personali.
Nativo di Correggio, cittadina che anni dopo avrebbe dato i natali a Luciano Ligabue, Davoli fondò prima la Krundaal Davoli, producendo prima impianti di amplificazioni poi strumenti musicali come chitarre elettriche e sintetizzatori (come, ad esempio, il Diavolisint), brevettati e esportati anche su mercati esteri come quello australiano e statunitense: l’azienda, che tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta conobbe il suo periodo d’oro, dal ’73 – grazie al suo primogenito Eolo, trasferitosi appena maggiorenne a Londra – aprì anche una branca britannica, la Davoli UK Ltd. Tornato in Italia, “Willie” Davoli aprì la Willy Davoli Equipements Rental, società specializzata nel noleggio di backline e impianti di amplificazione.
L’ennesima mutazione nell’attività di famiglia avvenne negli anni Ottanta, quando venne avviata la Davoli-Krundaal, società di import e rivendita di marchi come la Electro Harmonix (effettistica), accanto al Davoli Hi-Fi Music Center, negozio di musica con sede a Parma aperto già dal 1966. (rockol.it).