
06/02/2015
Non c’è fine alle sofferenze del Parma. O forse sì. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
Nelle prime ore del mattino è iniziata a svilupparsi una voce che sta avendo sempre più riscontri in città: un nuovo cambio di proprietà. La Dastraso Holdings Limited avrebbe già ceduto la quota di maggioranza a un nuovo soggetto (ovviamente, visto come sono andati i fatti fino a questo momento, senza un nome e un cognome per ora, anche se si vocifera anche di una cordata russa). Taci, quindi, se ne va.
Il passaggio sarebbe avvenuto nella notte, con un notaio di Codogno (provincia di Lodi) quale garante dell’operazione. Il pacchetto comprende il 66,5% della società “Eventi Sportivi”, controllante del 90% del Parma F.C. (in pratica quanto era stato ceduto da Tommaso Ghirardi alla cordata russo cipriota lo scorso dicembre). Secondo le prime indiscrezioni si tratterebbe di una cordata industriale lombarda con interessi commerciali in Russia.
Secondo quanto rivelato dal Corrieredellosport.it, dietro questa nuova svolta ci sarebbe ancora una volta Pietro Leonardi: il dg degli emiliani, che prima ha appoggiato la cessione agli albanesi, ora starebbe favorendo un piano per tentare di salvare la società. Da ieri sera, secondo il quotidiano romano, le quote della Dastraso sarebbero state girate ad un’altra cordata formata dagli imprenditori Barilla e Pizzarotti (omonimo del sindaco di Parma). Ecco perché c’è la possibilità che i primi pagamenti, quell più urgenti, potranno essere effettuati (la scadenza è il 16 febbraio): il rischio della messa in mora è sempre dietro l’angolo.
Come riportato da Sport Mediaset, Claudio Bighinati, presidente dei Giovani Industriali dell’Emilia-Romagna per il triennio 2014-2017 e vicepresidente di Publivideo 2, ha smentito di essere a capo della nuova cordata: già smontata quindi l’opzione di vedere l’azienda multinazionale italiana del settore alimentare quale nuova acquirente del Parma.