Qualche numero più preciso sulle epurazioni di Stalin

SMA MODENA
lombatti_mar24

23/01/2015

Il parmigiano Giovanni Apostolou (ricercatore storico e membro della sezione italiana dell’Associazione Stalin Society) scrive per contestare l’affermazione che “Stalin ha eliminato il 75% della vecchia guardia bolscevica”, erroneamente attribuita al sottoscritto. In realtà il post era di un altro utente. Chiarito l’equivoco con il compagno Apostolou, ho ritenuto di pubblicare ugualmente il post per il qualificato contributo che dà al dibattito.

Andrea Marsiletti

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Caro Andrea Marsiletti,
ti scrivo come ricercatore storico e membro dell’Associazione Stalin (sezione italiana della Stalin Society).
Premesso che ti ringrazio di avere concesso nel tuo giornale ParmaDaily un’intervista al Segretario (Luciano Bronzi) dell’Associazione di cui sono membro (leggi), in un commento in relazione alla commemorazione del PMLI per la morte di Lenin (leggi), hai scritto che Stalin ha “(…) eliminato il 75 % della vecchia guardia bolscevica (…)” (come scritto in premessa, quella critica a Stalin è stata avanzata da un altro utente di Facebook, non da Andrea Marsiletti).
Si tratta di una falsità storica: nel 1934 c’erano 182.600 “vecchi bolscevichi” nel partito, cioè i membri che vi avevano aderito al più tardi nel 1920. Nel 1939 se ne contavano 125.000: la grande maggioranza, il 69 %, era quindi rimasta nel partito. C’era stata, durante quei cinque anni, una perdita di 57.000 persone, cioè il 31 %; alcuni erano morti per cause naturali, altri erano stati espulsi, altri ancora giustiziati. E’ chiaro che i “vecchi bolscevichi” cadevano, durante l’epurazione, non perchè fossero “vecchi bolscevichi” ma a causa del loro comportamento politico (R. Maining, “Government in the soviet countryside in the stalinist thirties. the case of Belyi Raion in 1937”, in “Carl beck papers in Russian and European studies”, 301, 1984, p. 367).
Nessun studio documentario (anche dichiaratamente anti-comunista) sulle fonti di primo piano sostiene che Stalin ha fatto ammazzare più bolscevichi di Hitler.
Nell’attuale storiografia anti-stalinista si sostiene che nella grande purga, la vecchia guardia bolscevica fu colpita. Niente di più falso: stando alle attuali casistiche documentarie russe, dei 24.000 iscritti nel Partito Bolscevico prima del 1917 ne sopravvivevano 12.000 nel 1922, 8.000 nel 1927, meno di 5.000 (cioè tra 4.500 e 5.000) nel 1939, dopo la grande purga; dei 420.000 membri del Partito Bolscevico nel 1920 ne rimanevano 225.000 nel 1922, 115.000 nel 1927, 90.000 nel 1939; altri dati archivistici russi attuali (curati dal RGASPI) indicano in 182.600 gli iscritti prima del 1920, dei quali 125.000 erano presenti nel 1939. C’è un’articolo, pubblicato nel dicembre 1989 sulla Pravda (n. 21) che calcola il numero dei delegati e dei membri del Partito Bolscevico al XVII congresso (il “congresso dei vincitori” Gennaio-Febbraio 1934). Tra i 1.966 delegati sono presenti, salvo Trockij, anche i maggiori rappresentanti delle opposizioni di destra e di sinistra (Bucharin, Tomskij, Rykov, Zinov’ev, Kamenev, Radek, Pjatakov, Preobrazenski) che sono stati giustiziati: ossia 98 su un totale di 139.
A mio avviso questa relazione non è corretta, perché non presenta alcuna prova.
La domanda è: perché? Nè il governo sovietico, né l’attuale governo russo hanno rivelato queste informazioni. Però c’è una parte di studi condotti su materiale di primo piano. E’ molto difficile “provare”, perché nella maggior parte dei casi i documenti sono ancora segreti.
Io penso che sarebbe scientificamente corretto ragionare in questo modo; ci sono una serie di diverse categorie di questi delegati che sono stati condannati:
– alcuni di questi delegati sono stati condannati per reati gravi nei processi pubblici di Mosca (Bucharin, Iagoda, Tukhachevsky, e altri): si ha più documentazione sui loro casi che su tutti gli altri.
– alcuni sono stati condannati, ma le prove di accusa non erano state presentate nei processi pubblici: per la maggior parte di questi si ha una documentazione scarsissima, in alcuni casi praticamente nulla.
– alcuni erano responsabili per le repressioni di massa: Ezhov, Kosarev e altri insieme a Ezhov; Eiche e Postyshev erano tra gli altri; ci sono alcune prove (anche se non abbondanti) su alcuni di questi; ci sono più elementi di prova circa Ezhov.
– è possibile che alcuni sono stati giustiziati causa accuse false di Ezhov. Può essere possibile, ma però non si può dimostrare, perché ancora una volta i documenti sono stati tenuti segreti.
Caro Andrea puoi pensare quello che vuoi sulla figura storica di Stalin, ma quando scrivi un’occhiatina di verifica documentaria la dovresti dare.

Giovanni Apostolou (ricercatore storico e membro della sezione italiana dell’Associazione Stalin Society, e stretto simpatizzante del Partito Comunista aderente all’Iniziativa Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai d’Europa)