Multe ai rifugiati, il Comune: “Questi i fatti”

29/010/2013

Il comandante della polizia Municipale, anche in seguito a segnalazioni ricevute in merito, ha disposto che si procedesse ad un sopralluogo sotto i Portici della Pilotta per verificare la presenza di eventuali persone che dormivano, nella serata fra mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre, affinché “i soggetti fossero identificati e invitati ad allontanarsi”, ed anche, eventualmente, per verificare la possibilità di reperire un alloggio nei dormitori per la notte.
Gli agenti hanno effettuato il sopralluogo, identificando quattro persone, le quali, alla richiesta di allontanarsi, hanno manifestato la volontà di alloggiare in una struttura pubblica.
Purtroppo, nonostante l’interessamento degli agenti stessi, che hanno fatto quanto in loro possibilità interpellando la Caritas, ciò non è stato possibile perché è stato riferito che le suddette persone erano in possesso della tessera solo per il pasto, ma non per il pernottamento.
Le quattro persone identificate si sono allontanate dalla Pilotta alle ore 0.25 di giovedì 24 ottobre, senza subire alcuna sanzione.
Fin qui i fatti che hanno dato origine al primo comunicato del Comune.
La sera stessa di giovedì 24 (cioè la notte successiva) altri agenti della Polizia municipale, durante la loro normale attività di presidio, alle ore 22.10, hanno riscontrato la presenza di tre persone sulla scalinata della Pilotta con lattine e panini, quindi in situazione di violazione dell’ordinanza antibivacco del sindaco, comminando una sanzione di 50 euro ciascuno.
Va comunque segnalato, che delle tre persone sanzionate, due erano le stesse allontanate senza sanzione alcuna la notte precedente, quindi ci si trovava casualmente di fronte ad una nuova violazione del tutto analoga, nella quale gli agenti si erano semplicemente limitati a diffidare dal ripetere tali comportamenti.
Quest’ultimo intervento, non essendo stato effetto di specifica disposizione, rientrava nella normale attività, quindi non era noto ai vertici del Comando, in quanto non oggetto di particolari attenzioni: solo con il deposito del verbale si sono ricostruiti i fatti nella loro interezza.
E i fatti dicono che la mancata sanzione della prima serata, espressamente voluta per riguardo a persone in difficoltà, non è servita in quanto le stesse persone, a distanza di poche ore, hanno messo in atto il medesimo comportamento vietato dall’ordinanza.
Tanto si doveva per completezza di informazione, senza per questo volere in alcun modo mancare di rispetto a persone rifugiate in situazione di fragilità, che avranno un loro percorso di protezione con le istituzioni, ma necessariamente nel rispetto delle regole.

Comune di Parma
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30/10/2013

I Giovani Comunisti erano presenti la sera di giovedì 24 ottobre sotto la Pilotta, sfortunatamente per l’assessore Ferrari, due dei nostri compagni hanno assistito all’inter della sanzione (clicca qui) da parte della polizia municipale di 50 euro ai due immigrati.
Smentiamo pertanto, in quanto testimoni oculari dell’avvenimento come conferma la foto che abbiamo scattato la medesima notte, la dichiarazione assolutamente menzognera per non dire ai limiti dell’assurdo dell’assessora Rossi la quale in un comunicato stampa ha dichiarato:
“Gli agenti che sono intervenuti nella serata di giovedì 24 ottobre in Pilotta hanno riscontrato la presenza di quattro uomini palesemente intenzionati a trascorrervi la notte. I quattro sono stati identificati e gentilmente invitati ad allontanarsi, ma non multati. Anzi, gli agenti si sono preoccupati di contattare la Caritas per verificare la possibilità di una loro eventuale sistemazione notturna.”.
Vergognoso da parte di un componente dell’attuale giunta mentire su un avvenimento tanto importante. Inoltre non è affatto vero che vi fosse cibo la sera del 24, vi erano solo quattro persone con delle coperte che volevano solo dormire. Attività che tra l’altro non ci risulta sporchi le scalinate del palazzo…
La norma anti bivacco va abrogata senza se e senza ma. Il Comune dovrebbe migliorare i dormitori di questa città invece di approvare ordinanze che non hanno nulla di “rivoluzionario” ma che ci ricordano più i governi leghisti di alcune città del nord. I dormitori comunali versano in condizioni pietose e non hanno posti a sufficienza per accogliere i tanti rifugiati che chiedono un tetto sotto cui dormire.
Non si chiede solo di tutelare dei cittadini ma anche di rispettare i diritti umani dei rifugiati.
Attendiamo pubbliche scuse da parte dell’assessora Rossi e veri provvedimenti per tutelare i diritti non solo dei rifugiati ma anche di qualsiasi cittadino italiano nella medesima situazione.

I/Le Giovani Comunisti/e di Parma

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