A Colorno la prima copertura fotovoltaica

SMA MODENA
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08/06/2010
h.10.40

La realizzazione di un prodotto di eccellenza, come il Parmigiano Reggiano, passa anche dal rispetto per l’ambiente che ci circonda. È questa, in sintesi, la filosofia seguita dalla società agricola Bosco Vescovado, da poco attiva nel comune di Colorno.
La neo proprietà ha infatti deciso di ammodernare e ampliare la struttura agricola acquistata, bonificando l’edificio dalla presenza di amianto e dotandolo di copertura fotovoltaica da 1 MW di potenza, realizzando il più grande impianto su azienda agricola presente in provincia di Parma.
A eseguire la progettazione iniziale, l’iter burocratico e la successiva installazione dell’impianto sarà la ditta G.S. Coperture di Coltaro (Parma), leader nel settore delle energie rinnovabili. Oltre alla progettazione e quindi alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico a tetto di 1 MW (con possibilità di estensione a 1,7 MW), la G.S. Coperture – regolarmente iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali – seguirà anche tutta la fase di smaltimento dell’amianto che attualmente ricopre la vecchia struttura agricola e provvederà a realizzare le nuove stalle, dove potranno essere ricoverate fino a 2.500 capi di bestiame.
«Con questa scelta la società Bosco Vescovado ha dimostrato una notevole sensibilità e attenzione per la tutela dell’ambiente naturale e per la cura degli animali» commenta Silvano Gerbella, titolare della G.S. Coperture. «Coerenti con questa decisione abbiamo scelto di presentare un progetto che prevedesse l’utilizzo di silicio per i pannelli fotovoltaici, un materiale naturale che non contiene elementi tossici».
Nel concreto la ditta di Coltaro si occuperà di rimuovere e smaltire presso le discariche autorizzate l’amianto che ricopre i circa 7.000 metri quadrati di edifici esistenti e di installare pannelli fotovoltaici sui 8.800 metri quadrati delle stalle, sia quelle esistenti sia le nuove, che la stessa G.S. dovrà realizzare.
Quando l’impianto sarà ultimato ed entrato in funzione, la produzione di energia prevista sarà di circa 1,1 milioni di kWh all’anno, corrispondente al fabbisogno di circa 300 famiglie. L’energia autoprodotta sarà utilizzata direttamente dall’azienda agricola per la propria attività, riducendo notevolmente i costi in bolletta. Oltre alle minori spese l’azienda potrà contare anche su incentivi statali ventennali in conto energia per circa 440mila euro all’anno.