Aeroporto Verdi, Parma Città Pubblica: “La situazione non è più sotto controllo”

SMA MODENA

Come è giusto che sia, perché è un argomento molto importante che tocca tutti gli aspetti delicati di Parma, a partire dalla salute dei cittadini per arrivare alla salute (politica) dell’amministrazione comunale, ogni notizia riguardante l’aeroporto di Parma suscita sempre molto “rumore”.

Negli ultimi giorni rimbalzano sui vari siti di informazione locali le dichiarazioni che l’amministratore di Centerline Airport Partners, ora socio di maggioranza di Parma Aeroporto s.r.l., e di conseguenza di So.Ge.A.P S.p.A., ha rilasciato al giornale canadese The Globe and Mail (LEGGI), il primo quotidiano canadese in lingua inglese come diffusione ed il secondo più venduto.

Ma in sintesi, cosa dice davvero questo articolo?

Innanzitutto partiamo dalla data dell’articolo, 2 luglio 2024, più di un mese e mezzo fa e poco più di un mese dopo la stipula dell’accordo tra Centerline Airport Partners e Parma Aeroporto/So.Ge.A.P.

L’articolo appare come una normale notizia di economia come se ne trovano tante nelle rubriche di ogni giornale, ma è ricco di informazioni “nuove” per i parmigiani:

1) che la Regione Emilia Romagna sborserà 20 milioni di euro nei prossimi 4 anni per lo sviluppo dell’aeroporto

2) che nei prossimi 5 anni il traffico passeggeri arriverà a 700.000 unità/anno (con una previsione di poter arrivare fino a 4 milioni di passeggeri all’anno)

3) che la pista verrà allungata di 150 metri

4) che l’allungamento favorirà il decollo e l’atterraggio dei Boeing 757

Chiariamo subito che Centerline Airport Partners è una società di consulenza, una sorta di “agenzia immobiliare” che sta cercando il compratore dell’affare Aeroporto di Parma, non saranno loro a iniziare e portare a termine il progetto di sviluppo e quindi, in quest’ottica, l’articolo ha più il sapore di un’inserzione pubblicitaria.

Sui primi 2 punti, viene da chiedersi se i canadesi hanno un progetto reale, informazioni reali, o se qualcuno ha un po’ esagerato nella fase di vendita delle quote, perché i 20 milioni dalla regione e i 700.000 passeggeri non sono obiettivi proprio così sicuri sicuri.

Inoltre, sul secondo e sul terzo punto, tra il pensiero e la realizzazione, c’è di mezzo un nuovo progetto, una nuova Valutazione di Impatto Ambientale, un nuovo Piano Economico Finanziario, un nuovo passaggio in Conferenza dei Servizi, etc.

Ma quello che risulta più strano tra i contenuti è il punto 4: allungare la pista di 150 metri per far arrivare i Boeing 757.

Quest’ultimo è un aereo non più in produzione da vent’anni, sostituito per il trasporto passeggeri dal 737 (quello delle compagnie low cost, per intenderci), ed ora utilizzato, con le opportune trasformazioni, come aereo cargo.

In base a questa informazione, viene da pensare che, forse, l’articolo “pubblicitario” si rivolga anche a qualche vettore cargo, chissà.

Di certo c’è che, da tutta questa vicenda, possiamo trarre la certezza che gli industriali e l’amministrazione comunale hanno raccontato un mare di menzogne ai parmigiani ed ora, purtroppo, nessuno dei due ha più il controllo della situazione.

Forse l’amministrazione comunale potrebbe ancora fare qualcosa, ammesso che finalmente le sovvenga quello che dovrebbe essere il suo obiettivo primario, il bene comune.

Parma Città Pubblica APS