Antenna di via Passo della Cisa, le minoranze di centrosinistra: “Dove sarebbe l’ascolto dei cittadini?”

SMA MODENA

Stamattina all’alba i cittadini di Via Passo della Cisa sono stati svegliati da una alquanto sgradevole presenza: un enorme TIR contenente la struttura della ormai tristemente famosa antenna di telefonia mobile, che tante polemiche ha suscitato nelle ultime settimane.

Il proseguimento dei lavori è stato temporaneamente bloccato data l’assenza di regolare ordinanza dell’Ufficio mobilità per occupazione del suolo pubblico da parte del cantiere. Ma purtroppo si tratta semplicemente di un breve rinvio: solo l’intervento deciso ed efficace dell’amministrazione potrebbe condurre ad una vera soluzione del problema, solo una fattiva interlocuzione con il gestore telefonico potrebbe veramente risolvere la questione. Ma queste iniziative paiono essere ben al di là da venire.

Ci si era illusi che l’Amministrazione potesse decidere di tentare una mediazione con la compagnia telefonica intestataria della concessione, data la grande mobilitazione creatasi attorno a questo caso emblematico. Ci si era illusi che le parole espresse in commissione rispetto alla oggettiva mancanza di dati certi sulla sicurezza dal punto di vista sanitario di un impianto così vicino alle abitazioni potessero sortire qualche effetto positivo per i residenti e per la città intera, a garanzia di comportamenti futuri più rispettosi e cauti rispetto alla salute e al benessere dei cittadini. Ci si era infine illusi che almeno l’invadenza dal punto di vista paesaggistico ed ambientale dell’impianto, oggettivamente brutto e visivamente assai impattante, avrebbe potuto condurre a valutarne una nuova collocazione.

Come gruppi di centrosinistra abbiamo cercato di essere al fianco dei cittadini in questa vertenza e di metterci a loro disposizione con comunicazioni, interrogazioni, accessi agli atti. Dobbiamo invece prendere atto che per l’amministrazione comunale gli interessi delle compagnie telefoniche vengono prima di quelli dei cittadini e che le relazioni con i gestori delle stesse sono assolutamente prioritarie rispetto a quelle con la cittadinanza.

Già molto si è detto rispetto ai vincoli che la normativa nazionale sulle antenne, considerate opere di interesse primario, impone a livello territoriale e sulle possibilità che le amministrazioni locali hanno e dovrebbero pretendere di avere nel definire la collocazione delle nuove installazioni o delle riconfigurazioni di impianti già in essere, nel rispetto delle istanze della cittadinanza e sulla base del principio di cautela dal punto di vista sanitario e ambientale.

Ora ci chiediamo: intende l’amministrazione comunale intervenire in extremis per scongiurare la definitiva installazione dell’antenna di Via Passo della Cisa? E come intende comportarsi nell’immediato futuro, nei confronti delle istanze in corso per 17 nuove installazioni sul territorio comunale e per 27 riconfigurazioni di impianti esistenti avanzate dai gestori di telefonia mobile?

Roberta Roberti (Gruppo misto)

Giuseppe Massari e Bruno Agnetti (Gruppo Parma Protagonista)

Fabrizio Pezzuto (Gruppo Parma Unita)

Sandro Maria Campanini, Caterina Bonetti, Lorenzo Lavagetto e Daria Jacopozzi (Gruppo PD)