Appello per l’unità del Centro alle prossime comunali

SMA MODENA
lombatti_mar24

25/02/2012
h.10.30

A ogni passo del cammino si impara qualcosa di nuovo. Il mondo e la realtà possono apparire completamente trasformati, da un momento all’altro.
In questo momento una novità cambia le carte in tavola. Dopo l’esito delle primarie e le impressioni avute in giro, parlando con la gente, la vittoria di Bernazzoli alle prossime elezioni comunali, prima scontata, sembra un po’ più lontana. Certamente, appare sempre favoritissimo, ma uno scenario alternativo con il centro protagonista potrebbe concretizzarsi.
Qualche tempo fa questo scenario sarebbe potuto apparire come un miraggio ma oggi nonostante divisioni e personalismi appare come una realtà veramente alla portata della città. Il centro partitico e civico, potrebbe vincere le prossime elezioni, se riuscisse a presentarsi unito, con un solo candidato, con un solo programma. Purtroppo le divisioni dovute più a personalismi ripicche e vecchi rancori personali (o forse agli interessi di PD e PDL, o di propri sostenitori, che soffiano sul fuoco alimentando queste divisioni e cercando di giocare la propria partita per dividere il centro).
Qualcuno dei possibili attori del centro, potrebbe scegliere o forse avrebbe già scelto la banale scorciatoia di stringere un patto con la sinistra o la destra, in cambio di una poltrona. Costoro dimenticano che corrono il rischio di rimanere soli, capiti e seguiti solo da una parte del proprio elettorato che rischierebbe di non capire le scelte effettuate. Rischierebbero di trovarsi finiti politicamente, deboli perché privi di un adeguato sostegno in consiglio comunale (visto che le proprie liste rischierebbero di faticare a fare il quorum), o magari si troverebbero scalzati in termini di preferenze da qualche persona nelle proprie liste ben più affine di loro a raccogliere voti in una coalizione di destra o di sinistra.
Se rispetto alla miopia, ai personalismi e alle ripicche, dovute all’incapacità di fare un passo indietro e uno in avanti verso il dialogo, vi fosse la lungimiranza di tendersi la mano, di provare a dialogare, di giocare la partita con la maglia dell’unica squadra possibile, quella del centro cittadino formato da uno straordinario arcipelago civico e dalle forze del terzo polo.
Se si corre uniti, vista la profonda crisi in cui versa il PDL locale, alle prese con una crisi di consenso drammatica, acuita da lotte intestine e divisioni interne, di fronte e allo squilibrio di un centro sinistra con una forte leadership ma privo della necessaria coesione e compattezza interna, c’è la possibilità, neppure troppo remota, di andare in ballottaggio e magari anche quella di vincere.
Cari leader del centro civico, e dei partiti del terzo polo, oggi si tratta di giocare una battaglia con senso di responsabilità e intelligenza politica. Si tratta di una battaglia che può e deve essere giocata fino in fondo, perché può e deve essere combattuta, visto che può essere vinta, ma solo se si corre uniti. Di fronte a questo scenario, a chi gioverebbe la divisione? Rivolgo perciò un accorato appello ai vari Ubaldi, Ghiretti e Guarnieri, ma anche all’arcipelago dei movimenti civici e dai partiti del terzo polo a un dialogo necessario e urgente. Nel mio piccolo potrei adoperarmi per cercare di riunire quello che se si presentasse diviso, sarebbe destinato a una sicura sconfitta. Forse qualcuno degli attori del centro lusingato dai corteggiamenti e dalle offerte ricevute da sinistra e destra potrebbe rifiutare questo invito, ma se così sarebbe si autocondannerebbe a un suicidio politico senza precedenti.
Potrei adoperarmi per promuovere un incontro in terreno neutro tra tutti i soggetti interessati a costruire un centro per parma, al fine di verificare le possibilità di una convergenza.
Il tempo nuoce e l’occasione imperdibile che abbiamo di fronte tutti assieme, non può e non deve essere persa. Credo semplicemente che chi non accettasse di fare un passo indietro e spingere avanti la propria mano per stringere quella dell’altro, non sia in questo momento un rappresentante del centro, ma sia la quinta colonna di interessi da ricercarsi nel PDL e nella sinistra, in altre parole un semplice guastatore infiltrato dietro le linee nemiche.
L’occasione che Parma ci mette di fronte non può essere persa assolutamente da chi crede nella prospettiva di liberare finalmente l’Italia da questo bipolarismo urlato e dannoso al paese. Parma è il luogo in cui questo scossone decisivo a un sistema politico ingessato e incapace, che si rivela sempre più tale nei modi in cui i veti incrociati stanno bloccando la spinta innovativa del governo Monti, permettendogli solo di mettere le mani in tasca a tutti quanti, ma impedendogli qualsiasi riforma necessaria per aumentare la competitività dell’Italia e per metterlo al passo con l’Europa e con il mondo.

Michele Trancossi

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