“Arturo. Un Maestro in prima linea” è una mostra dedicata ad Arturo Toscanini che racconta, in dodici pannelli a cura dello storico Pino Agnetti, l’impegno del grande direttore d’orchestra negli anni della Prima Guerra Mondiale. Realizzata dall’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna in occasione del 150° della nascita del celebre direttore d’orchestra, l’esposizione sarà visitabile a Parma, nei Chiostri del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, dall’8 al 19 maggio 2018, grazie anche al patrocinio della Prefettura di Parma. L’esposizione è inserita in “Quante storie nella Storia”, Settimana della Didattica in Archivio organizzata dall’IBC della Regione Emilia-Romagna, cui il Conservatorio di Parma partecipa con diverse iniziative che saranno presentate in occasione dell’inaugurazione, aperta al pubblico, martedì 8 maggio alle 17.30 nella Sala Verdi del Conservatorio (Strada del Conservatorio 27/a). Nell’occasione sarà visitabile anche la mostra “La formazione di Arturo Toscanini, violoncellista, compositore, direttore d’orchestra alla Regia scuola di musica” allestita nel Museo storico ‘R. Barilla’ del Conservatorio, dove sono ricostruiti gli studi personali di Arrigo Boito e di Arturo Toscanini.
Il programma di iniziative inserite in “Quante storie nella Storia” proseguirà mercoledì 9 maggio, dalle 9.30 alle 19.00 nella Sala Verdi del Conservatorio “Arrigo Boito”, con il convegno “Archivi musicali tra conservazione, fruizione, didattica, in prospettiva MAB: il caso del patrimonio storico del Conservatorio di musica “A. Boito” di Parma”. Si parlerà di conservazione e fruizione, due facce di una stessa medaglia, e dei progetti didattici del Museo del Conservatorio di Parma, incentrati su Arturo Toscanini, condotti in collaborazione con l’ICCU (Roma) il Liceo Attilio Bertolucci di Parma, in un progetto di alternanza scuola-lavoro, e il Master “Addetto al settore educational presso enti musicali” del Conservatorio. Intervengono Harvey Sachs, Federica Biancheri, Massimo Gentili-Tedeschi, Grazia De Rubeis, Carlo Lo Presti, Federica Riva, Francesca Ziveri, Tiziana Rossi, Elisa Sciotti, gli allievi Andrea Saba, Michele Ballarini.
L’ingresso all’inaugurazione della mostra è libero. Le mostre su Arturo Toscanini rimarranno visitabili su prenotazione sino al 19 maggio. Per informazioni e prenotazioni: info.archiviostorico@conservatorio.pr.it
Arturo. Un Maestro in prima linea
Mentre in Europa rombava il cannone e i vari nazionalismi depositavano quei semi da cui sarebbero sbocciati nazismo e fascismo, con il loro carico di violenza e di orrore, un “Maestro” si ostinava a suonare “la musica del nemico”: ovvero si rifiutava di cancellare dai propri programmi musicali le grandi opere della musica tedesca. Bach, Mozart, Wagner: mai, nei tanti concerti di beneficenza destinati a raccogliere fondi per i soldati al fronte, Arturo Toscanini rifiutò di dirigere i grandi classici della musica austro-tedesca. Un modo, spiegava lui stesso, per ricordare ai popoli d’Europa – che si stavano assassinando nelle trincee della Prima Guerra Mondiale – che, cessato il fragore delle armi, lo spirito universale di amore fra i popoli avrebbe dovuto tornare ad affratellare gli europei. Un monito che, se ascoltato, avrebbe evitato Auschwitz e Fossoli.
“Arturo. Un Maestro in prima linea” è in primo luogo questo: un appello alla pace tra i popoli e una condanna dell’orrore della guerra. Realizzata dall’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna in occasione del 150° della nascita e del 60° della morte di Toscanini, “Arturo. Un Maestro in prima linea” racconta, in 12 pannelli realizzati dallo storico Pino Agnetti, l’impegno del grande direttore d’orchestra negli anni della Prima Guerra Mondiale, dei suoi concerti di beneficenza, della medaglia al valor militare conquistata per l’essere stato vicino alle truppe, del non aver mai ceduto alle sirene del nazionalismo.
“Questa mostra è un modo per rendere omaggio a un grande autore e alla sua umanità: Toscanini – scrivono, nell’introduzione del catalogo della mostra, Simonetta Saliera e Fabio Rainieri, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna – fu un grande artista perché seppe coniugare il suo ‘essere genio’ con un rigore di vita semplice e coerente con i suoi ideali”.