Assemblea Avis Provinciale Parma: nuove importanti sfide e un grande, immutato, scopo sociale

Nella nostra provincia, sono 19.125 i donatori che si sono sottoposti al prelievo nel 2018, in calo rispetto agli anni precedenti. Confortante il dato relativo ai nuovi donatori: 1.209 quelli che sono entrati a far parte dell’Avis lo scorso anno, dato in aumento rispetto al passato ma che ancora non copre i donatori in uscita per motivi sanitari o di raggiunti limiti d’età.

Sabato 23 marzo si è svolta l’Assemblea annuale di A.V.I.S. Provinciale Parma, una chiamata a raccolta per tutti i rappresentanti delle sezioni territoriali in occasione della 61° Assemblea Provinciale di Parma. Molto affollata e partecipata la sala conferenze dell’Hotel Link 124 in via San Leonardo a Parma, erano presenti quasi tutte le sezioni territoriali e la stragrande maggioranza dei delegati. L’occasione dell’Assemblea provinciale annuale è momento molto importante perché si traccia un bilancio di quanto avvenuto nel corso dell’anno passato e il Consiglio Direttivo propone all’Assemblea tematiche e progettualità future, nuove sfide per affrontare criticità emerse

Presenti all’incontro i rappresentanti delle maggiori Istituzioni del territorio che hanno rivolto alla platea il loro saluto ma soprattutto hanno condiviso un grande obiettivo, quello di operare insieme per un bene collettivo che sappia riportare la persona come essere umano al centro con la sua capacità di riconoscere e promuovere il valore della donazione. Fra gli intervenuti Massimo Fabi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, in rappresentanza della Provincia di Parma il consigliere Ferdinando De Maria, in rappresentanza del Sindaco di Parma, il consigliere Oronzo Pinto; del Centro Trasfusionale di Parma era presente il primario, dr. Alessandro Formentini, Il Presidente AVIS della regione Emilia Romagna Maurizio Pirazzoli, e il consigliere di Avis Nazionale Giorgio Pagliari, mentre le Associazioni di volontariato AIDO e Noi per Loro erano rappresentate dai loro Presidenti, Stefano Cresci e Nella Capretti, inoltre per Forum solidarietà la presidente Elena Dondi.

L’Assemblea ha visto lo svolgimento di due momenti fondamentali. Nel corso del primo si è compiuto un importante adempimento burocratico, l’approvazione del nuovo Statuto in ottemperanza a quelle che sono le regole del nuovo Codice del Terzo Settore. Il Presidente Provinciale di AVIS Parma, Roberto Pasini, ha tenuto a sottolineare come questo dovesse essere accolto non come oggetto di rammarico per l’aspetto burocratico bensì come opportunità – Lo Statuto è la regola di vita di un’Associazione – queste le sue parole – quindi anche espressione della sua mission, pertanto non solo un adempimento formale ma un ripensamento di tutta l’attività dell’Associazione e del suo impatto sociale -. Al termine di questa sessione l’Assemblea ha deliberato l’approvazione della modifica allo Statuto con voto unanime.

A seguire il Consiglio Direttivo Provinciale ha esposto una relazione di bilancio delle attività svolte nel corso dell’anno passato e di nuove progettualità per il futuro.

Ha aperto questa sessione il Presidente Provinciale, Roberto Pasini, portando all’attenzione della platea dati e grafici riguardanti l’andamento della raccolta di sangue in provincia di Parma, di volontari e donatori. Negli ultimi anni Parma ha vissuto, come dappertutto, un trend negativo sia per numero di donazioni che per numero di donatori, il dato positivo del 2018 è che si è verificato un piccolo colpo di freno alla caduta, non si tratta ancora di segno positivo ma senz’altro di qualcosa che fa essere ottimisti.

La provincia di Parma fino ad ora, in merito alla raccolta di sangue, si trova in una situazione di autosufficienza, anzi, è in grado di andare in soccorso di altre province che in Regione non lo sono. I timori riguardano soprattutto il futuro, manca un sufficiente ricambio generazionale sia a livello di classe dirigente in Associazione, sia in merito a nuovi donatori. Continuando il trend negativo fra 10-15 anni questa autosufficienza potrebbe essere compromessa.

Per questo motivo l’invito del Presidente Provinciale, insieme a tutto l’Esecutivo, a lavorare sulle giovani generazioni. – Oggi i giovani fanno un volontariato “mordi e fuggi”. Noi forse respingiamo questa forma di avvicinamento all’attività associativa, – continua Roberto Pasini – ma invece dovremmo usare questa condizione come un’opportunità di incontro e relazione.- AVIS Provinciale, sempre nella logica di favorire il rapporto con le giovani generazioni, si è dotata dei mezzi di comunicazione loro più affini. Accanto al sito internet, da gennaio di quest’anno è stata aperta la pagina Facebook ed il canale YouTube da cui è possibile scaricare diversi materiali audiovisivi.

Il Presidente AVIS della regione Emilia Romagna, Maurizio Pirazzoli, ha portato quelli che sono i dati regionali – Anche la regione E. Romagna vive una situazione di autosufficienza in termini di raccolta ed utilizzo del sangue, anzi a livello nazionale è una delle più virtuose, in grado di andare in soccorso di altre regioni che invece vivono situazioni di difficoltà e carenza -.

Due i concetti che in Esecutivo ed in Direttivo Provinciale sono stati molto discussi nel passato anno e continueranno ad essere approfonditi e applicati nella vita associativa dell’organizzazione, la rete associativa e la solidarietà. I rapporti con le sezioni territoriali, quelle che hanno e quelle che non hanno un punto di raccolta del sangue. E’ stato applicato un nuovo sistema organizzativo teso a dare efficienza e sicurezza all’insieme, dove nuove aggregazioni operative, promosse e sostenute dal Provinciale, rientrano in quei concetti di rete associativa e solidarietà, posti al centro delle tematiche assembleari.

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