
L’incontro è stato organizzato dal Comites di New York, l’associazione che riunisce gli italo-americani. Per l’Assemblea legislativa sono intervenuti la vicepresidente Barbara Lori e Matteo Daffadà, presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo
Un fine settimana all’insegna dell’abbraccio degli emiliano-romagnoli newyorkesi per la delegazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in questi giorni nella “grande mela” per partecipare al Summer Fancy Food, la più importante manifestazione dell’agroalimentare e dell’innovazione del settore del Nord America.
L’incontro è stato organizzato dal Comites di New York, l’associazione che riunisce gli italo-americani, negli spazi della foresteria della Chiesa di Old Saint Patrick. A portare il saluto dell’Assemblea legislativa è stata la vicepresidente Barbara Lori che ha sottolineato come “nel 2015 è stata rilanciata la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo e con la nuova legislatura abbiamo continuato a crederci. A credere all’identità condivisa con le nostre comunità. Molti giovani vengono qui per studiare e iniziare percorsi di vita e si tratta di un fenomeno importante che testimonia il legame con questi territori e anche il legame che viene mantenuto con le comunità di origine”. La vicepresidente ha evidenziato anche l’importanza degli Usa per il nostro settore imprenditoriale, in particolare per l’agrifood, ma anche le potenzialità che ci possono essere per le nostre Università che investono negli scambi internazionali tra le due sponde dell’atlantico.
All’evento ha partecipato anche il consigliere Matteo Daffadà in qualità di presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. “Sono orgoglioso di essere qui e incontrare la nostra Emilia-Romagna nel mondo, gli amici delle storiche associazioni dell’Appennino parmense e piacentino e i nostri nuovi ambasciatori provenienti da tutto il territorio regionale. La sfida è quella di dare nuova linfa al nostro tessuto associativo, valorizzando chi c’è da anni e aprendoci a chi si affaccia oggi, con forme nuove e linguaggi diversi, intercettando la nuova emigrazione, i giovani, che ci interpellano sulle opportunità che la nostra Regione può offrire”, spiega Daffadà, per il quale “la Regione Emilia-Romagna, con lungimiranza, ha scelto di non lasciare tutto questo al caso o all’iniziativa isolata dei singoli. Ha dato a questi legami, con la Consulta, un riconoscimento istituzionale e una cornice politica chiara: i rapporti con gli emiliano-romagnoli nel mondo sono parte integrante della nostra proiezione internazionale”.
All’incontro con la comunità degli emiliano-romagnoli erano presenti anche il presidente della Giunta, Michele de Pascale, a capo della delegazione della Regione Emilia-Romagna, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi.