
Sono oltre 1.000 le persone che nel 2015 sono transitate nel carcere di Parma e 560 sono i detenuti presenti al 31 dicembre. Il carcere rappresenta una “comunità nella comunità”, un luogo dove le persone arrivano con problemi di salute, dove, come altrove, possono ammalarsi, e curarsi, perché anche in carcere è garantita assistenza sanitaria e attività di prevenzione.
Con l’obiettivo di tutelare l’integrità psico-fisica di queste persone, oggi l’Azienda USL e gli Istituti Penitenziari siglano un apposito protocollo di intesa. Un accordo corposo, della durata di tre anni, che si sviluppa in 27 articoli, dove sono indicate le forme di collaborazione tra i firmatari, impegnati, ciascuno per le proprie competenze e nel rispetto delle reciproche esigenze istituzionali, agarantire il diritto alla salute dei detenuti.
Il protocollo definisce le modalità organizzative con cui è assicurata l’assistenza sanitaria all’interno della struttura carceraria e le procedure da seguire qualora sia necessario un ricovero ospedaliero o un esame diagnostico in centri esterni. Particolare attenzione è posta allagestione dei casi sanitari più complessi, per i quali le parti si impegnano a definire programmi di intervento specifici e alla realizzazione di una efficace azione di prevenzione. Al riguardo, sono previsti settori detentivi dedicati dove i professionisti dell’Azienda sanitaria visitano ed eseguono esami di screening all’arrivo del detenuto o dove è garantita, all’occorrenza, assistenza sanitaria di livello più intenso rispetto all’ordinario e, infine, aree dedicate in caso di necessità di isolamento sanitario. Sul fronte della prevenzione vi è anche l’impegno congiunto di favorire l’attuazione del progetto di promozione della salute in carcere, attraverso la figura del “promotore di salute” e l’organizzazione di attività di informazione collettiva, oltre che di discussione di gruppo su temi riguardanti stili di vita e prevenzione.
In aggiunta alla collaborazione sancita nei mesi scorsi tra Azienda USL, il Garante delle persone private della libertà personale della Regione Emilia-Romagna e il Garante del Comune di Parma per migliorare la presa in carico delle segnalazioni da parte dei detenuti, dei loro familiari e dei legali e, più in generale, di tutela della salute, con il protocollo siglato oggi, l’Azienda sanitaria si impegna ad adottare un’apposita Carta dei Servizi sanitari per i detenuti, dove, tra altro, saranno indicate le varie figure professionali presenti in carcere, le modalità per l’accesso ai servizi sanitari, le regole comportamentali per consentire il migliore funzionamento dell’assistenza e facilitare la fruibilità dei servizi.
ALCUNI NUMERI
Al 31/12/2015, negli Istituti Penitenziari di Parma, erano presenti 560 detenuti. 1.064 sono le persone transitate nel corso dell’anno scorso.
Complessivamente, si è rilevato che a diversi soggetti sono state diagnosticate più patologie a carico di apparati differenti o a carico dello stesso apparato.
Nel corso del 2015, sono state assicurate poco più di 25.800 visite mediche specialistiche e circa 7.400 esami di diagnostica strumentale, di laboratorio e riabilitazione.
Questo il personale sanitario, dipendente o convenzionato con l’Azienda USL presente nel 2015: 1 dirigente medico responsabile (a tempo pieno); 3 dirigenti medici (non a tempo pieno); 21 medici specialisti (a ore); 17 medici di guardia a garanzia della continuità assistenziale (a ore); 3 medici psichiatri (di cui 1 a tempo pieno); 4 psicologi (a tempo parziale); 3 educatori (a tempo pieno); 54 infermieri (di cui 11 a tempo pieno) e 1 coordinatore (a tempo pieno); 1 assistente sociale (a tempo pieno); 1 operatore socio-sanitario (a tempo pieno); 2 fisioterapisti (a tempo pieno); 1 tecnico di radiologia (a tempo pieno); 2 amministrativi (di cui 1 a tempo pieno).
Per garantire una migliore tutela della salute delle persone detenute, l’U.O. Salute negli Istituti Penitenziari dell’AUSL dal primo maggio di quest’anno è organizzata in tre settori sanitari, rispettivamente per il carcere di media, alta e massima sicurezza, ognuno dei quali diretto da un medico.
Questo, infine, il personale carcerario in servizio: 305 agenti di polizia penitenziaria; 6 educatori; 21 amministrativi (fonte dato sito Istituti Penitenziari di Parma aggiornato al febbraio 2016).