Autore di un furto in centro storico identificato grazie al DNA

SMA MODENA
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Aveva sfondato la vetrina di un negozio e asportato parte della merce esposta. Durante le operazioni di sopralluogo effettuate dai Carabinieri della Stazione di San Pancrazio P.se erano state repertate tracce biologiche. La successiva analisi e comparazione ha permesso di identificare il presunto responsabile, si tratta di un 25enne afghano con precedenti.

E’ terminata con una denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma per furto a carico di un 25enne afghano, l’attività d’indagine tecnica svolta dai Carabinieri.

Il 25enne, ritenuto il presunto responsabile del reato di furto era già conosciuto agli investigatori per il suo passato, tra il 2018 e il 2019, era già stato denunciato per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti sul territorio cittadino.

L’attività d’indagine, condotta dai Carabinieri di San Pancrazio P.se, riguarda un furto avvenuto qualche tempo fa in danno di un negozio ubicato nei pressi di via Dalmazia.

Nello specifico, la titolare del negozio, aveva denunciato che ignoti, a seguito della rottura del vetro della vetrina della sua attività, avevano asportato da un espositore 7 coltelli di fattura artigianale del valore di circa 1.000 euro. Oltre a ciò anche la devastazione che l’uomo aveva trovato al suo arrivo al negozio: la vetrina in frantumi e l’attività completamente a soqquadro.

Il commerciante, dopo aver fatto la conta dei danni si è rivolto ai Carabinieri di San Pancrazio dove ha sporto denuncia.

La pattuglia intervenuta sul luogo dell’evento ha effettuato un meticoloso sopralluogo, nonostante la devastazione provocata dagli autori del fatto, riscontrando il saccheggio operato con il metodo della “spaccata”. L’accurata attività dei rilievi svolti dai carabinieri ha consentito di individuare e repertare alcune tracce di natura biologica, opportunamente prelevate e consegnate alla sezione di Biologia del RIS di Parma.

I Carabinieri del RIS, ottenuti tali campioni biologici, coordinati dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno effettuato tutti i passaggi necessari al fine di rendere le tracce utilizzabili ai fini probatori estrapolandone il profilo genetico.

Recentemente, nel corso delle operazioni di comparazione dei campioni di DNA inseriti nella banca dati nazionale, è stato processato anche il DNA del 25enne afghano che ha restituito piena corrispondenza con quello del furto oggetto d’indagine, permettendo di ricondurlo sulla scena del delitto.

Sulla scorta degli elementi probatori acquisiti e fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, il 25enne è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma perché ritenuto il presunto responsabile del reato di furto aggravato.

Comando Provinciale Carabinieri di Parma