“Basta col gioco d’azzardo: il banco vince sempre”

SMA MODENA
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28/01/2011

Oggi, in Italia, ci sono più di 35 milioni di giocatori (dati Eurispes).
Nel 1999 il mercato valeva 17,7 miliardi di euro con tre prodotti leader che concentravano l’85% delle giocate (lotto, scommesse ippiche, concorsi pronostici). Nel 2009 i giochi pubblici, diventati nel frattempo ben 22, hanno fatto registrare una raccolta di 54,4 miliardi di euro (dati Amministrazione autonoma Monopoli di Stato) pari al 3,5% del Pil.
E’ evidente che ci troviamo di fronte ad una delle maggiori realtà economiche del Paese. In dieci anni la raccolta del gioco è infatti triplicata e solamente nel 2009 ha realizzato un incremento del 14.4% rispetto all’anno precedente, segno evidente che la crisi ha indotto maggiormente al gioco. Un’ulteriore conferma del trend in aumento si evince poi dal confronto dei primi mesi del 2010 col medesimo periodo del 2009, con un incremento che si attesta già intorno 16%.
Il gioco quindi è diventato un fenomeno significativo sia dal punto di vista economico, sia per le sue implicazioni socio-sanitarie. Correlato ad esso è il gioco illegale che, secondo alcune stime, fattura circa 23 miliardi di euro, pari al 13,1% dell’intero fatturato dell’economia criminale.
In queste settimane è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione “Chi vince è sempre il banco” sui rischi connessi alla dipendenza dal gioco, con l’obiettivo di richiamare le persone al gioco responsabile.
Abbiamo intervistato Matteo Iori, presidente dell’Associazione Papa Giovanni XXIII che dal 2000 si occupa di interventi d’aiuto per giocatori d’azzardo.

Il gioco d’azzardo che cause ha?
Dal punto di vista governativo è stato incentivato il gioco d’azzardo che ha visto allargare le possibilità attraverso le piu’ svariate forme. Si puo’ giocare a tutte le ore ed in tutti i modi. C’è poi una fortissima campagna di marketing in tal senso. I cittadini sono bombardati da incentivi a giocare

Voi che operate nel sociale e cercate di curare i dipendenti dal gioco così come i dipendenti da alcol e droga, quali sono le motivazioni che scatenano la dipendenza?
Sono tantissime storie diverse, però le persone in genere giocano perchè pensano di essere sempre vicine alla vincita, magari per riscattarsi da crisi economiche, difficoltà o potersi permettere di spendere poi denaro che non hanno.
Iniziano ad inseguire la vincita, non riescono piu’ a smettere: credendo di vincere iniziano a perdere tutto ciò che hanno già speso.
Molte situazioni vengono incancrenite da questo, inseguendo vincite che non arriveranno mai.

Qual è l’importanza della campagna “Il banco vince sempre”?
Si spiega ai cittadini che alla fine chi vince è sempre il banco non i cittadini. Si ribalta il concetto totalmente a livello comunicativo attraverso campagne informative mirate.

Può essere anche che sia la nostra società così attaccata al denaro a causare questi problemi?
Sì, è una società spesso priva di valori rispetto al passato, sempre piu’ attaccata al denaro dove è piu’ importante e poi una comunicazione che gli fa credere che la vittoria sia sempre piu’ vicina. Cosa che in realtà non è. E’ un dramma nei momenti di crisi: chi ha pochi soldi si aggrappa a questo inganno e spende anche i pochi soldi che ha. 

                                                                                        Matteo Incerti

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