
01/06/2013
h.10.00
Si è svolta mercoledì mattina, nella sala ipogea dell’Auditorium Paganini, un’Assemblea di bilancio foltamente partecipata dai soci della cooperativa parmigiana Gesin.
Nata nel 2008 per salvare i posti di lavoro della Pulixcoop che versava in grave difficoltà economica, Gesin negli anni si è non solo rafforzata, ma anche evoluta attraverso la diversificazione dei servizi offerti, che oggi sommano alla tradizionale attività di pulimento e sanificazione, anche attività ad alto contenuto tecnologico, che vanno dalla progettazione alla costruzione e gestione, fino alla manutenzione di impianti e reti nel campo dell’edilizia civile e industriale.
Nei cantieri sparsi in tutta Italia, Gesin sviluppa un’attività di soft facility e global service prendendosi cura di tutta l’attività non caratteristica dei clienti – tra cui Barilla, Parmacotto, Glaxo, Sammontana, oltre a importanti enti pubblici come ospedali, università e aziende sanitarie – in un equilibrio maturo tra secondario e terziario, tra il core business delle imprese e i servizi della cooperativa.
Nonostante la pesante congiuntura economica che si è abbattuta con particolare violenza sul settore delle costruzioni, generando nel 2012 un calo della produzione, Gesin ha raggiunto anche quest’anno i suoi obiettivi di bilancio, con un utile lordo di oltre 680.000€, un aumento del patrimonio che oggi supera i 3,5 milioni, un consolidamento del portfolio clienti e soprattutto con il salvaguardia del posto di lavoro di tutti i suoi 900 dipendenti, di cui oltre 600 soci.
“Abbiamo superato questo anno difficile senza perder un solo posto di lavoro – dichiara il Presidente di Gesin Antonio Costantino – e mantenendo intatti tutti i nostri margini e i nostri asset. Per imprese come la nostra, che operano a servizio di altre imprese a loro volta in mezzo alla crisi, o di enti pubblici stretti nella morsa della spending review, questi risultati sono molto positivi e ci incoraggiano a non mollare. Si dimostra giusta la strada della diversificazione delle attività soprattutto verso settori a più alte competenze e contenuti tecnologici”.
Durante l’Assemblea sono stati presentati anche i numeri del Gruppo Cooperativo di cui Gesin fa parte, che conta 23 differenti società tra cui Proges, Centro medico Spallanzani, Parma ZeroSei e Tornio Infanzia, con un fatturato complessivo di oltre 180 milioni, attività sparse in 11 regioni italiane e all’estero, e oltre 4100 occupati.
Numerosi gli ospiti intervenuti, tra cui Salvatore Arena, Presidente della Cooperativa Multiservice.
Tra coloro che sono intervenuti, Andrea Volta, Presidente Legacoop Parma, ha dichiarato: “Tra Reggio Emilia e Piacenza ci sono solo due imprese che lavorano nel settore edile che non hanno i libri i tribunale. Venire qui e vedere una situazione del tutto positiva, ci rinfranca”.
Alberto Armuzzi, Responsabile Regionale Legacoop, ha dichiarato: “Lo scenario del settore dei servizi versa in una situazione veramente difficile. Due sono gli ostacoli principali alla ripresa: la spending review e il Patto di Stabilità che soffocano qualsiasi stimolo ad intraprendere nuovi progetti. I tagli degli enti pubblici non devono essere lineari ma si devono fare qualificando la spesa. Allo stesso tempo il ritardo dei pagamenti delle imprese: il pagamento a 30 giorni oggi è solo sulla carta”.
Brenno Peterlini, Direttore Generale Consorzio Nazionale Servizi, ha invece dichiarato: “Di fronte alle crisi il movimento cooperativo è sempre quello che tiene meglio perché il suo scopo non quello di creare dividendi ma di salvaguardare il lavoro dei suoi soci”.
Paola Bergonzi della Filcams CGIL infine ha dichiarato: “Dobbiamo dare pieno compimento all’articolo 1 della Costituzione che parla del diritto al lavoro e soprattutto al lavoro dignitoso. Lavoro dignitoso significa dare spazio alle imprese, alle cooperative che come voi rispettano le regole, senza lasciare spazio alle cooperative che invece non applicano il contratto di lavoro nazionale e prosperano negli appalti al massimo ribatto calpestando i diritti dei lavoratori”.