
A Sala Baganza un gruppo di ragazzi vivrà insieme per cinque giorni, fianco a fianco con i volontari che gli insegneranno come comportarsi in caso di emergenza
Tutti schierati sull’attenti per l’alzabandiera e l’inno nazionale. È iniziato così, alle 9 di martedì 25 luglio davanti alla Baita degli Alpini di Sala Baganza, il Campo scuola “Anch’io sono la Protezione civile”.
Per cinque giorni, fino a sabato 29 luglio, una ventina di ragazzi dagli 8 ai 12 anni mangeranno e dormiranno insieme, fianco a fianco con i volontari del Gruppo di Protezione civile dell’Associazione Nazionale Alpini (A.N.A.) di Sala Baganza, con i quali vivranno un’esperienza unica. Impareranno, ad esempio, a spegnere un incendio, ad orientarsi con una mappa; si eserciteranno nel soccorso sanitario con l’Assistenza Volontaria di Collecchio – Sala Baganza – Felino, simuleranno la ricerca di una persona scomparsa con le unità cinofile e tanto altro ancora. Naturalmente ci sarà spazio anche per le attività più ludiche, con laboratori manuali e giochi, come la serata di venerdì dedicata ai Lego insieme all’associazione “Parma Bricks”.
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Alle attività del campo prenderanno parte anche gli agenti della Polizia locale dell’Unione Pedemontana Parmense, che impartiranno ai ragazzi le più importanti nozioni in materia di sicurezza stradale. Sarà, insomma, una formazione “a tutto tondo” su emergenze e sicurezza, che terminerà nella giornata di sabato con la festa finale in piazza Gramsci a Sala Baganza, quando i ragazzi diventeranno a loro volta gli “istruttori” di mamme e papà.
A salutare l’inizio di questa splendida avventura, sono intervenuti il sindaco di Sala Baganza e presidente dell’Unione Pedemontana con delega alla Protezione civile, Aldo Spina, il coordinatore del gruppo A.N.A. provinciale, Igino Carpena, il comandante della Polizia locale e responsabile della Protezione civile dell’Unione Vito Norcia insieme alla referente del servizio Graziella Serventi e al responsabile dell’Ufficio tecnico comunale Mauro Bertozzi.
Il campo scuola di Sala Baganza «rientra in un più ampio progetto nazionale realizzato in tutta Italia dai gruppi A.N.A. di Protezione civile – ha spiegato Carpena –, che prevede due livelli: il primo dedicato, come in questo caso, ai ragazzi dagli 8 ai 12 anni. Il secondo, invece, per chi ha dai 16 ai 25 anni. L’obiettivo è, ovviamente, quello di diffondere tra i più giovani la cultura della Protezione civile e insegnargli i comportamenti corretti da assumere in caso di emergenza, ad esempio di fronte ad un’alluvione o ad un incendio. Al mattino sono previste le lezioni teoriche, mentre al pomeriggio si svolgono le esercitazioni pratiche».
«Per questi ragazzi oggi inizia una bellissima esperienza di vita – ha sottolineato Spina –. Avranno non solo l’opportunità di apprendere delle competenze tecniche di Protezione civile, ma potranno vivere in gruppo insieme ai volontari, persone che ben rappresentano quei valori etici e morali così importanti per una comunità».