Casa di Comunità in via Micheli: Francesco Dradi presenta la sua “Guida a San Leonardo e Cortile San Martino”

SMA MODENA
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È in arrivo una guida di viaggio alquanto insolita, dedicata al quartiere San Leonardo, luogo di frontiera e cerniera per Parma.

La Guida a San Leonardo e Cortile San Martino – Itinerari e racconti di Parma nord, del giornalista e scrittore Francesco Dradi (edizioni Chiara comunicazione) sarà presentata venerdì 29 novembre alle ore 18 alla Casa di Comunità, in via Micheli 6. La presentazione sarà a cura di Giovanni Galli, presidente dell’associazione Amici della Biblioteca di San Leonardo, e di Gloria Mussi, imprenditrice di Attilio Vintage, che dialogheranno con l’autore.

È il terzo libro di Dradi e ricalca lo stile dei precedenti (Guida all’Oltretorrente e Guida alle Barricate) in uno speciale filone della narrativa di viaggio, tesa al recupero della memoria storica dei luoghi di vita quotidiana, con mappe dettagliate, rare foto in bianco e nero, curiosità inedite.

La Guida a San Leonardo e Cortile San Martino presenta 9 itinerari, quattro per aree geografiche (i rioni urbani e le frazioni rurali) e cinque con percorsi tematici. In assenza di forti richiami artistico-culturali (peraltro l’Abbazia di Valserena vale da sola il viaggio) i motivi di attrazione sono nel recupero di storie di vita vissuta che hanno un grande significato per Parma. Si parte dalle fabbriche e dalle lotte per il lavoro. Ci sono le storie delle grandi imprese, dalle due Bormioli alla Chiesi Farmaceutici (con un’intervista agli imprenditori Alberto e Alessandro Chiesi) alla ricostruzione dell’avventura della Pulix Coop con le rilevanti quanto dimenticate figure di Anna Arduini e Daniela Mazza. C’è il ricordo degli scioperi a oltranza in Bormioli, alla Borsari e alla Scedep e le storie di successo dalla Manzini alla Luciani alla SIF Confezioni. 

Ci sono i fatti politici, dal primo sindaco socialista del Comune di Cortile San Martino, Ernesto Ghirarduzzi, alla figura poliedrica di Emilio Boni (maestro vetraio, partigiano, sindacalista, assessore comunale per 19 anni) fino all’esperienza del GIS che con Maria Teresa Guarnieri contribuì al ribaltone del 1998. C’è la ricostruzione delle vicissitudini della chiesa di San Leonardo, dal 1105 ai giorni nostri, e il ricordo delle innovazioni portate da preti quali don Gianni Pizzaferri e don Luciano Scaccaglia al Cristo Risorto.

C’è uno spazio non marginale alle imprese sportive (e sociali) delle squadre calcistiche: la longeva San Leo e le scomparse Triestina e Indomita. Si passa dal ricordo affettivo dei negozi attorno al fulcro della Madonnina ai piccoli grandi eventi di cronaca nera che hanno segnato il quartiere: dalla truffa di Gasparri al caso Carretta.

In versione positiva, tra i tanti, il ricordo di quando la scuola elementare di San Leonardo sperimentò anzitempo l’abolizione delle classi differenziali, col maestro Franco Somacher, e il relativo documentario di Flavio Ambrosini fu selezionato nella sezione video alla Biennale di Venezia. Era il 1974.

E infine degli itinerari per gite fuori porta da compiere in bicicletta, con inaspettati angoli naturalistici come sul canale Naviglio, fino a spingersi alla misconosciuta casa natale del santo Guido Maria Conforti. Terminando con l’indicazione di un tracciato antico, immutato da duemila anni, da percorrere finché sarà possibile poiché vi incombe sopra l’ennesima cementificazione che, con l’allungamento di via Forlanini, comporterà la cancellazione dell’ultima residua porzione di centuriazione di epoca romana.

La Guida è arricchita da testimonianze scritte da abitanti del San Leonardo: Paolo Barbaro, Lucia Branchini, Cristina De Bernardis, Valerio Cervetti, Fabrizia Dalcò, Andrea Maestri, Nabila Mahidra, Emanuele Marazzini, Giuseppe Massari.

Inoltre sono riportati articoli e citazioni di tante altre esperienze, quale ad esempio l’apertura del Centro Torri che fu uno spartiacque nel commercio, con una rilevanza nazionale.

Andare in San Leonardo è una scelta controcorrente – dice Francesco Dradi – che mi ha permesso di scoprire e raccontare un quartiere popolare che ha caratterizzato il Novecento a Parma, ricco di storie e di una memoria da recuperare, a partire da quella delle fabbriche e del lavoro. Sono storie di lotte e sacrifici da un lato, e di inventiva dall’altro, che hanno lasciato il segno ma di cui ci si sta dimenticando e che è sorprendente riscoprire. Il San Leonardo oggi è bistrattato anche a causa di una trasformazione urbanistica rimasta incompiuta che facilita il degrado. Sono state demolite le fabbriche ma distruggere i luoghi significa anche perdere la memoria e minare l’identità delle persone. In tanti rievocano la sirena della Vetreria Bormioli Rocco che scandiva le giornate. Non si torna indietro, ma nemmeno si deve rimuovere o dimenticare quel che è stato. La Guida a Parma nord ha anche questo scopo, far riemergere storie di avvenimenti e personaggi che hanno contribuito alla fama di Parma, che non è solo ducato e buon cibo, ma pure battaglie per il lavoro, i diritti e un ambiente sano”.

Sono già in calendario altri appuntamenti di presentazione del libro, con la presenza dell’autore. Sabato 30 novembre alle 16.45 all’Ostello della gioventù, via San Leonardo 86, al termine della camminata di Urban Trail Parma. Introdurrà Andrea Maestri di Manifesto San Leonardo – Urban Trail Parma.

Sabato 7 dicembre alle 18 alla libreria Diari di Bordo, in borgo Santa Brigida.

La Guida a San Leonardo sarà in vendita nelle librerie in città e nelle edicole di quartiere San Leonardo.