
”AAA SPLENDIDA CASA PER LE VACANZE A DUE PASSI DAL MARE” così recitava l’annuncio ma in realtà era una truffa. Ora i Carabinieri hanno identificato e denunciato la responsabile del raggiro.
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I Carabinieri della Stazione di Fontanellato (PR), al termine di una articolata attività investigativa hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma una 60enne italiana, ritenuta la presunta responsabile di una truffa in danno di una famiglia residente in provincia.
Nonostante numerose denunce e gli avvisi diffusi anche dall’arma dei Carabinieri, i truffatori che operano sul web continuano a colpire, inventando sempre nuove identità e affinando le tecniche per raggiungere meglio e più velocemente chi sta cercando una casa in affitto anche per le vacanze estive. L’episodio si ripete ogni anno e non solo d’estate: il turista prenota online una vacanza in un albergo o in una casa in affitto, complici la bella destinazione e l’offerta che rappresenta una buona occasione. Il proponente incassa la caparra e sparisce nel nulla.
Nel mese di aprile u.s., una coppia residente in Provincia di Parma, si è messa alla ricerca sul web di una casa in affitto, per trascorrevi una settimana di vacanza. Dopo alcuni giorni di ricerca ecco apparire, su di una nota piattaforma social, un annuncio con un’offerta davvero imperdibile. Casa bellissima, paesaggio stupendo, sito affidabile e prezzo conveniente, un’occasione da cogliere al volo.
Ed è stato così che la coppia ha versato una caparra di circa 700 euro su di un conto corrente fornito tramite WhatsApp. Fin qui tutto bene, ma all’approssimarsi della vacanza, la coppia ha tentato di ricontattare l’inserzionista per avere gli ultimi dettagli prima della partenza, ma di fatto il numero abbinato all’annuncio è risultato irraggiungibile.
Dopo alcuni giorni e svariati tentativi, la coppia si è resa conto di essere stata truffata ed ha sporto formale querela presso la Stazione Carabinieri di Fontanellato (PR).
Da qui le indagini esperite dai Carabinieri che a seguito dell’analisi della documentazione bancaria, incrociata con i dati emersi dall’acquisizione dei tabulati telefonici e degli indirizzi e-mail hanno individuato la presunta responsabile. Acquisiti tutti gli elementi probatori necessari per formulare un’accusa, la 60enne, che al momento è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva, è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma poiché ritenuta responsabile del reato di truffa.
Comando provinciale Carabinieri di Parma