Chiusura invernale Tabiano, “scelta sbagliata”

SMA MODENA

Nei locali a Parma e Reggio Emilia
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17/12/2009

Anche il PDL è contro la chiusura invernale per tre mesi delle Terme di Tabiano.
Il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Luigi Giuseppe Villani, ha infatti presentato una interrogazione alla Giunta regionale nella quale dopo avere rilevato che le cure con le acque termali tabianesi saranno trasferite alla struttura privata e quindi di diversa proprietà dell’Hotel Astro, la quale comunque ha spazi ridotti per poter ospitare l’ordinario e consolidato flusso di curandi di quei mesi sottolinea le perplessità sulla possibilità di realizzare risparmi di gestione rinunciando ad un ricavo che negli ultimi anni in quei tre mesi si è aggirato attorno ai 200.000 euro dovendo comunque affrontare le spese di manutenzione ordinaria degli impianti e quelle per poter consentire il trasferimento delle acque nella suddetta struttura privata.
Il consigliere regionale PDL valuta poi non secondario il problema occupazionale per il personale impiegato nelle attività dello stesso stabilimento Malpighi sia esso a tempo indeterminato o stagionale mentre considera comunque la decisione di chiusura decisamente ed evidentemente negativa per tutto il contesto socio economico del comprensorio termale che rischia di perdere i non numericamente trascurabili ospiti curandi di Tabiano del periodo invernale anche considerando gli sforzi economici fatti in tempi recenti per puntare sull’apertura continuata tutto l’anno dello stesso stabilimento Respighi.
Fatte queste considerazione villani chidede di sapere alla Giunta regionale di sapere se è convinta, anche e soprattutto come socio di Terme di Salsomaggiore e Tabiano s.p.a., dell’opportunità della chiusura invernale dello stabilimento Respighi e quali sono nel dettaglio i risparmi che si pensa di ottenere, le spese per mantenere efficienti e pronti all’utilizzo al momento dell’apertura gli impianti del Respighi e i costi per consentire il trasferimento delle acque termali all’Hotel Astro; se non ritiene la decisone di chiudere lo stabilimento aziendale di Tabiano l’ennesima riprova del fallimento del piano industriale che doveva rilanciare Terme di Salsomaggiore s.p.a. oltre che dell’incapacità della sua dirigenza; se non concorda che si sarebbe senz’altro potuto risparmiare di più e senza alcuna perplessità tagliando consulenze, benefit e esosi stipendi da dirigenti che hanno caratterizzato questa fallimentare gestione della società termale gravando enormemente sui costi aziendali.
Le critiche del PDL arrivano anche dai banchi del Consiglio comunale. Sottolinea infatti Lupo Barral: “stando al comunicato dell’azienda, per cui si chiude e si trasferiscono cure e impianti nel reparto cure dell’Hotel Astro si scoperchia il conflitto di interessi del Consigliere comunale Alessandro Benvenuti che è socio della società di gestione proprietaria dell’Astro. Guarda caso Benvenuti ha lanciato, nell’ultimo consiglio comunale, un segnale di allarme per la poltrona del Sindaco Tedeschi votando contro all’assestamento generale di bilancio, ufficialmente per grandi ragioni politiche e ideali, ma proprio mentre in seno alla maggioranza e all’azienda stavano prendendo piede una serie di ripensamenti sulla reale necessità della chiusura”.