
Grazie a un’attenta attività investigativa, condotta attraverso l’analisi delle utenze telefoniche e con il supporto dell’istituto bancario coinvolto, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire l’intera dinamica della truffa, individuando il presunto responsabile.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Collecchio hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un uomo di 54 anni, italiano, ritenuto responsabile di una truffa ai danni di una donna di 33 anni residente nella provincia.
Secondo quanto accertato, la vittima, alla fine di febbraio, si era imbattuta su internet in un annuncio pubblicato su un noto sito di compravendita. L’inserzione proponeva la realizzazione su misura di box per cavalli, offerti a un prezzo particolarmente conveniente.
Interessata all’acquisto, la 33enne ha contattato telefonicamente il venditore e, dopo aver ricevuto rassicurazioni sulla qualità del prodotto e sulla rapidità della spedizione, ha concordato un pagamento di circa 3.000 euro per un box in metallo completo di copertura.
Seguendo le istruzioni ricevute, la donna ha effettuato un bonifico sull’IBAN indicato come pagamento anticipato. Il venditore le aveva assicurato che sarebbe stata ricontattata entro dieci giorni per l’organizzazione della spedizione, spiegando che il manufatto sarebbe stato prima assemblato in officina per verificarne l’integrità.
Tuttavia, trascorso il periodo concordato, la donna non ha più ricevuto notizie. I suoi tentativi di contattare il venditore si sono rivelati inutili: il numero di telefono risultava spento e l’annuncio era stato rimosso dal sito.
Dopo oltre un mese senza alcun riscontro, la 33enne ha compreso di essere stata vittima di una truffa e si è rivolta ai Carabinieri di Collecchio, presentando denuncia e fornendo tutti i dettagli in suo possesso, inclusa la ricevuta del bonifico.
Le indagini dei militari hanno consentito di risalire al presunto truffatore: un 54enne residente fuori regione, già noto alle forze dell’ordine per episodi analoghi. L’uomo è risultato intestatario del conto corrente su cui è stato versato il denaro e utilizzatore dell’utenza telefonica usata per i contatti con la vittima.
L’indagato è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa. Si precisa che, allo stato attuale, l’uomo è solamente indiziato, sebbene in modo grave, e la sua responsabilità sarà accertata nel corso del procedimento giudiziario, in conformità al principio costituzionale della presunzione di innocenza.