Commercio, calo del 30% nelle vendite

SMA MODENA
lodi1

20/07/2012
h.13.30

Come di consueto il Centro Studi di Ascom Confcommercio Parma, conclusa la prima metà dell’anno ha realizzato la periodica indagine su un campione significativo di aziende commerciali e turistiche di Parma e provincia, volta a rilevare l’andamento delle vendite del primo semestre 2012 rivolgendo uno sguardo anche ai saldi estivi appena iniziati.

Settori intervistati
Il campione rappresentativo di aziende a cui è stato somministrato il questionario appartiene ai settori di
commercio al dettaglio (abbigliamento, calzature, orafi, ottici, mobili, alimentari,automobili,giocattoli, librerie,articoli per la casa, profumerie, ecc..)
pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie, ecc..)

I risultati
L’indagine fotografa un trend ancora fortemente negativo del clima economico generale.
I risultati elaborati, relativi all’andamento del 1° semestre evidenziano una situazione ancora in calo: rispetto all’anno precedente solo il 4% degli intervistati ha notato un aumento, il 19% è rimasto stabile, mentre oltre il 74% ha riscontrato una diminuzione.
Un calo che in media rappresenta quasi il 30% in meno di vendite/consumazioni rispetto all’anno precedente.

Andamento vendite I semestre 2012
Disaggregando nel dettaglio alcuni settori emerge che:
– nel commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature si è avuta una diminuzione pari al -83%, vendite stabili per il 17%;
– nei pubblici esercizi (bar e ristoranti) consumi in calo medio del 55% (stabili per il 35%, ma anche in aumento per il 10%).
Analizzando le principali motivazioni cui le imprese intervistate attribuiscono i decrementi delle vendite, si evidenzia che il 32,98% delle stesse li imputa alla crisi in generale e al collegato minor potere d’acquisto delle famiglie (il 31,41%). Non manca però chi legge in questo trend negativo, il 16,75%, anche la conseguenza di un continuo parlare di crisi economica. Seguono l’aumento della concorrenza, causa imputata dal 9,42%, e la difficoltà di raggiungimento e accesso al punto vendita, il 5,76%.

Primi Saldi Estate 2012
Alle imprese è stata posta anche una specifica domanda sulla sensazione registrata nel primo weekend dei saldi. Le risposte mettono in evidenza una forte percentuale di coloro che “non sanno o non rispondono”, in quanto è ancora presto per riuscire ad effettuare una precisa valutazione dell’andamento dei saldi.
Tra chi invece si è sentito di esprimere già un primo parere emerge che per il 12% l’andamento dei saldi è stabile, mentre è in calo per ben il 51%, in aumento per il 4% (rispetto al 2011). I dati sopra riportati confermano purtroppo la forte crisi registrata nel mercato, confermata anche dall’indagine sull’andamento delle vendite del primo semestre 2012.
Il Centro Studi Ascom si riserva di verificare l’effettivo andamento con la consueta indagine di fine stagione.
Per quanto riguarda invece le vendite promozionali, formula sempre più frequentemente adottata dagli operatori, è importante sottolineare come l’81% degli intervistati abbia dichiarato di voler una maggiore regolamentazione all’interno del mercato. Sì quindi alle promozioni, ma regolarizzate.

Aspettative e prospettive
Momento non roseo per il commercio neanche in prospettiva. Alla domanda quali fossero le aspettative per il II semestre 2012, il 43% dei commercianti intervistati ha risposto in modo negativo; il 25% trova che il mercato si manterrà stabile, mentre solo il 7% crede e spera in una situazione migliore di quella attuale.

Dichiarazioni
“I consumi sembrano non poter crescere neppure con i saldi – sottolinea Cristina Mazza direttore Area Organizzativa di Ascom Parma –. L’indagine effettuata mette in evidenza ancora un trend fortemente negativo per le imprese commerciali sul fronte delle vendite a testimonianza della perdurante e crescente difficoltà delle imprese a resistere sul mercato. Uno degli effetti più visibili di questa situazione è il dato nati-mortalità delle imprese locali che si attesta su dati significativi: secondo Movimprese nel primo trimestre 2012 il saldo nel settore commerciale è pari a -151 imprese (301 cessazioni contro 150 iscrizioni) di cui -71 nel commercio al dettaglio; -38 ancora il saldo nel turismo e -92 quello nei servizi privati.
Per cercare soluzioni che possano portare ad un’inversione di tendenza e cercare di sconfiggere la crisi è fondamentale studiare e sviluppare nuove iniziative di marketing coordinate e organizzate in grado di valorizzare e dare nuova forza anche al commercio al dettaglio, come ad esempio la recente iniziativa “Una Notte a Parma”, promossa dal Centro Commerciale Naturale di Parma, che si è svolta in centro storico lo scorso 7 luglio e che, come risulta da interviste effettuate dal Centro Studi Ascom, ha soddisfatto il 74% degli operatori che hanno aperto i propri negozi “.

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