
Con una cerimonia nella Sala del Consiglio comunale, questa mattina è stato assegnato il “Premio Julian Assange – Riflessioni sulla libertà di stampa”, promosso dal Comune di Parma-Assessorato alla Pace, in accordo con la Presidenza del Consiglio Comunale di Parma e con la collaborazione della Casa della Pace ets. Erano presenti l’Assessora con delega alla Pace Daria Jacopozzi e il Presidente del Consiglio Comunale Michele Alinovi.
Partendo dal caso di Julian Assange (giornalista, attivista australiano, cofondatore di WikiLeaks, incarcerato nel Regno Unito dal 2019 al 2024), si è proposto agli studenti e alle studentesse delle classi dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado di Parma di riflettere sulla libertà di stampa, uno dei diritti fondamentali riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dalla nostra Costituzione, che si lega ai valori della democrazia e della pace.
I ragazzi e le ragazze hanno elaborato i testi, sviluppando la traccia: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, con le parole, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni e censure” (art. 21 della Costituzione). Gli elaborati sono stati giudicati da una commissione composta da Elisabetta Mora (Casa della Pace-Donne in Nero), Aluisi Tosolini (Rete delle Scuole per la Pace) e Fabrizia Dalcò (Comune di Parma).
† La cananea che convertì Gesù: un’altra stella femminile che brilla nei Vangeli (di Andrea Marsiletti)
1° classificato: Lorenzo Giovati del Liceo Classico Romagnosi (buono libri da 300 euro), con la motivazione: Completo ed efficace. Ha centrato il tema toccando i nodi cruciali e supportando le sue affermazioni e ragionamenti con dati e informazioni. Precisi riferimenti a problematiche connesse con il mondo dell’informazione digitale.
2° classificato: Jacopo Gaibani del Liceo Classico Romagnosi (buono libri da 200 euro), con la motivazione: Mirato, incisivo. A partire dal caso Assange, affronta le questioni fondamentali che la censura della stampa pone: criminalizzazione del giornalismo investigativo, intimidazione dei giornalisti, limitazione del diritto al sapere e alla conoscenza, rischio di normalizzazione dell’abuso di potere. Sottolinea il rapporto tra una stampa imbavagliata e rischio di un regime autoritario.
3° classificato: Andrea Brizzi del Liceo Classico Romagnosi (buono libri da 100 euro), con la motivazione: Collega il presente con la storia dalla quale trae spunto per sottolineare come la libertà di opinione e la sua espressione attraverso la stampa siano alla base delle altre libertà. Attribuisce alla stampa anche un importante ruolo formativo e di stimolo alla naturale dialettica nella società civile. Stile adatto al genere, arricchito da figure retoriche ben utilizzate.