Condannati per fondi neri e falsa fatturazione amministratori di un socio di EnGioi

SMA MODENA
lodi1

28/05/2009
h.19.20

Si è chiuso mercoledì mattina con una sentenza di condanna il processo di primo grado a carico dei vertici della cooperativa piacentina Copra di Piacenza.
Il giudice Giuseppe Bersani ha condannato a quattro anni di reclusione Leopoldo Corti e Guido Molinaroli, rispettivamente presidente e direttore generale di Copra, e a due anni Andrea Travaini, direttore amministrativo.
La cosa potrebbe interessare anche poco qui a Parma, se Leopoldo Corti non fosse Presidente e Guido Molinaroli e Andrea Travaini consiglieri di amministrazione anche di Copra Dimensione Sociale, la coopertiva che, insieme alla parmigiana Domus, qualche mese fa si è aggiudicata il bando per l’individuazione del soggetto privato di EnGioI, Energie Giovani Insieme, la società per azioni a prevalente capitale pubblico (60% del Comune di Parma) per la gestione dei Centri Giovani e di altri servizi che promuovono l’aggregazione e il benessere giovanili.
Tarana Mauro è vicepresidente di Copra Dimensione Sociale e consigliere di amministrazione di EnGoi.
La responsabilità attribuita ai tre condannati è di un giro di sponsorizzazioni gonfiate da parte di Copra al fine di evadere il fisco e di costituire fondi neri, somme non a bilancio.
Come riportato dal quotidiano di Piacenza “La Libertà” di oggi, l’inchiesta sulle sponsorizzazioni gonfiate era partita nell’estate del 2004 con una serie di perquisizioni della guardia di finanza nella sede piacentina della Copra. In sostanza, secondo gli inquirenti, sarebbe emersa l’offerta di sponsorizzazione a società sportive con l’accordo che una parte consistente della somma versata avrebbe dovuto essere restituita “sottobanco” all’impresa che avrebbe versato il denaro. Nella vicenda in questione, sempre secondo la tesi degli investigatori, sarebbe stato restituito alla Copra circa il 40% delle cifre finite nelle casse di società sportive di Alessandria e Piacenza.
Tutte le sponsorizzazioni sono state effettive, ha invece sempre sostenuto la difesa negando le restituzioni di denaro volte alla costituzione di fondi neri.
A suffragare le tesi dell’accusa anche la confessione di tre imprenditori coinvolti nella vicenda che hanno precedentemente patteggiato la pena, confessioni giudicate attendibili dagli inquirenti, e invece contestate dagli avvocati difensori.
Sicuramente questa sentenza non può non mettere in forte imbarazzo il Comune di Parma che alla cooperativa Copra Dimensione Sociale ha affidato la gestione dei giovani di Parma dai 15 ai 30 anni, oltre che tre anni fa a Copra l’appalto per la ristorazione dei nidi e delle materne.