
L’8 marzo non è mai stata solo una festa autocelebrativa dell’orgoglio femminile, ma piuttosto l’occasione per tracciare un bilancio del cammino verso l’uguaglianza di genere e la democrazia paritaria, nonché per registrare ogni volta i ritardi storici della condizione femminile in Italia. I temi da affrontare sono purtroppo sempre gli stessi: il post pandemia ci consegna una situazione drammatica sull’ occupazione femminile, che dovrà essere tema centrale guardando al futuro, alla ripresa del paese e alle scelte del Recovery plan.
Non possiamo accettare che si esca dalla pandemia senza mettere in campo una serie di misure destinate ad incidere sul sistema dei servizi, a partire dal piano asili nido, al tempo pieno scolastico, ai congedi obbligatori di paternità, al rafforzamento delle politiche pubbliche per gli anziani. Altrettanto impegno richiediamo per combattere la differenza salariale, testimonianza concreta della disuguaglianza di genere che offende e mortifica la dignità del lavoro femminile, fondamentale leva e risorsa nazionale.
Come pure la violenza sulle donne non conosce battute di arresto: anche nella nostra città sono in aumento le donne che chiedono aiuto perché oggetto di una violenza che non risparmia nessuna, con modalità diverse ma sempre feroci.
In particolare vogliamo rappresentare la nostra vicinanza e solidarietà alle donne iraniane, motori e protagoniste di una rivoluzione che non ha pari nel mondo; alle donne afghane, siriane, ucraine, a tutte le migranti ed tutte le donne al centro di guerre e sopraffazioni. L’elenco resta purtroppo ogni anno molto, troppo lungo: la nostra solidarietà deve trasformarsi a tutti i livelli in azioni concrete per alleviare la sofferenza delle tante che coraggiosamente combattono per la loro stessa vita e quella delle loro famiglie.
Quest’anno la giornata internazionale della donna cade a pochi giorni dalle primarie del Partito democratico, che con una grande partecipazione di donne e giovani hanno designato per la prima volta in assoluto segretaria nazionale del PD una donna, Elly Schlein: un’autentica novità che confidiamo sia di buon auspicio per il cammino di tutte le donne.
Cogliamo l’occasione per invitare le tante donne che hanno partecipato alle primarie ad iscriversi alla Conferenza delle donne democratiche, aperta a tutte le donne che vogliono dare una mano a costruire una realtà più equa e più giusta per tutti. Ci rendiamo disponibili per tutte le interessate, invitandole all’adesione tramite apposito link nel sito del PD dell’Emilia Romagna, oppure direttamente nella sede parmigiana del PD.
Invitiamo tutti gli uomini e le donne che hanno a cuore la lotta contro le disuguaglianze a partecipare alle tante iniziative che sono organizzate in città ed in provincia da varie realtà in occasione dell’8 marzo. Unite ed uniti ce la possiamo fare! Insieme, perché un 8 marzo libero per tutti non è solo una questione di genere.
Conferenza Donne Democratiche Parma