Crisi in Comune, i commenti

SMA MODENA
lombatti_mar24

01/09/2011
h.10.00

Dopo le dimissioni di 6 assessori (quasi il 50%) ed un delegato a seguito dello scandalo in Comune per l’inchiesta “Green Money”, il Sindaco decide di azzerare la Giunta. Giunta che, palesemente, era oramai defunta politicamente già da diverso tempo e il cui funerale è stato festeggiato da oltre 700 cittadini Parmigiani martedì è stato solo il preludio degli avvenimenti politici di ieri.
Una situazione decisamente pesante per il Sindaco Pietro Vignali, che oramai di Simpa ha ben poco. Un primo cittadino che ha perso il lume della ragione e soprattutto il contatto con la città. Parma sta sprofondando in un abisso politico-economico sempre più profondo, un baratro che porterà la città ad essere costretta a soffrire per anni e anni dopo i disastri da lui commessi.
Le sue motivazioni sono un disco oramai rotto, degno solo delle sue amicizie romane e nessuno oramai più le ascolta. Il motivo dell’estate 2011 “non lo sapevo e non sono responsabile” non ha più senso di essere detto perchè è indubbio che, almeno politicamente, non è così. Il grande Fabrizio De Andrè nella “Canzone del Maggio” diceva: “per quanto vi crediate assolti siete per sempre coinvolti”. A distanza di quasi quarant’anni le stesse parole e la stessa canzone sono di un’attualità sconcertante per la nostra città.
A questo punto non ci viene che auspicare un rinsavimento da parte del Sindaco e da qui a pochi giorni, dopo l’azzeramento della sua giunta ovvero dei suoi uomini più fidati nonchè degli unici “civici”, che si faccia da parte e si “azzeri” anche lui, liberando finalmente la città in suo ostaggio da 4 anni, facendo sì che possa iniziare a rialzarsi da uno dei periodi più bui mai attraversati prima.

Il Popolo Viola di Parma

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01/09/2011
h.10.30

Le dimissioni della componente civica dalla Giunta del Comune di Parma, certificano in modo definitivo il fallimento politico di questa amministrazione. La lista unica “Per Parma con Ubaldi”, che permise a Vignali di diventare Sindaco, rappresentava il solenne impegno di una proposta di governo della città in continuità con l’esperienza precedente e non succube alle logiche di partito. – afferma Giampaolo Lavagetto – Entrambi gli impegni non sono stati rispettati da questa amministrazione comunale.
Non vi è alcuna continuità nella visione strategica di sviluppo della città, mentre è apparso da subito evidente quanto la guida del Governo locale fosse fortemente dipendente dal PDL locale, tanto da arrivare ad essere oggi la sola forza politica all’interno della Giunta. Tutto ciò potrebbe essere stato giustificabile a fronte di un risultato positivo per i cittadini, ma la verità è che la fine di questa esperienza ci lascia con una città feria nell’orgoglio, nel caos amministrativo e senza alcuna visione strategica di sviluppo futuro.
Indipendentemente da quando tecnicamente verrà certificare la fine di questa legislatura, cosa importante sotto il profilo amministrativo, ma ormai poco rilevante sul piano politico, il centrodestra locale deve da subito voltare pagina attraverso due azioni indispensabili: sganciarsi immediatamente dall’abbraccio mortale con questa Giunta e operare un radicale rinnovamento della sua classe dirigente attraverso un serio e reale coinvolgimento del proprio elettorato.
Quest’ultimo fondamentale passaggio deve essere attuato attraverso l’indizioni delle elezioni Primarie entro la fine dell’anno, sia per la guida dei partiti, sia per la scelta dei futuri candidati nelle liste elettorali per le elezioni comunali. Non farlo, farà solo accrescere l’idea nei cittadini di una dirigenza locale arrogantemente legata alla gestione del potere e timorosa di confrontarsi con la propria basa elettorale. Soprattutto, non farlo non è nell’interesse della città.

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01/09/2011
h.11.10

E’ proprio vero che dalle piccole cose si vede se si è in grado di fare le più grandi.
Il Comune di Parma docet.
Se una amministrazione  con un grande apparato non è neppure in grado di “gestire” un licenziamento (caso Frateschi) non c’è da stare molto allegri.
Era sufficiente il parere di un discreto avvocato del lavoro o di un semplice sindacalista per sapere che il licenziamento del Direttore Generale se non suffragato  da giusta causa o da un’ “improvvisa” incapacità a svolgere le sue funzioni era di fatto un  clamoroso autogol. 
Un autogol che potrebbe costare alle casse del Comune circa 5 milioni di euro, evidentemente il sindaco Vignali sa che sono ben fornite…ma lo sa solo lui.
Il bello è che non c’è stato neppure un assessore, e questa è la cosa più tragica, al quale sia venuto un  minimo dubbio anche su questa vicenda ed abbia alzato la manina. 
Tutti allineati e coperti.
 Ed addirittura il Segretario Generale del Comune di Parma che minaccia di chiamare la forza pubblica se il Frateschi non sloggia immediatamente dal suo ufficio.
Non sono in grado, non vivendo l’apparato comunale, di conoscere le capacità dell’Ing. Frateschi ma considerato che è una funzione che ricopre da ben 10 anni e riconfermato con grandi elogi fino a poco tempo fa anche dallo stesso Vignali, le cose non  quadrano molto.
O meglio, tutti hanno capito che è stato un ennesimo escamotage per scaricare i risaputi errori, che erano prima di tutto di altri ben noti protagonisti.
Ma tornado al discorso iniziale, se tanto mi da tanto, dobbiamo per forza  allora ribadire che questa amministrazione deve fare al più le presto le valigie.
Ribadisco che La Destra, a questo punto, dopo tutto quanto è successo  e altro che potrà succedere..è favorevole ad un immediato arrivo di un bravo Commissario Prefettizio in attesa delle elezioni del prossimo maggio.
La corruzione di dirigenti di primo piano della giunta Vignali ha raggiunto livelli allarmanti che hanno danneggiato gravemente il bene pubblico.
A questo punto foss’anche che il sindaco Vignali nulla sapesse (o non voleva sapere… ) non può  comunque rimanere al suo posto.
Questi malandrini erano i suoi uomini più fidati.
Se un allenatore mette in campo dei giocatori balordi è giusto che ne paghi anche le conseguenze. 
Le sue dimissioni sono l’unico gesto serio che può fare.
La Destra ha sempre fatto del contrasto alla corruzione uno dei suoi cavalli di battaglia ed anche in questo momento buio che sta attraversando la nostra città non lascerà nulla di intentato affinchè trionfi la legalità e si batterà fino in fondo perchè chi  ha sbagliato paghi interamente le malefatte rifondendo alla comunità parmense anche i soldi sottratti.
Parma ha bisogno di un cambiamento radicale con uomini onesti, capaci e puliti e non è scritto da nessuna parte che siano per forza di sinistra,anzi.
A Parma si deve ricreare un nuovo centro-destra insieme a movimenti civici che non condividono le scelte di questa amministrazione comunale.
La Destra è pronta a fare la sua parte mettendo in un angolo i mercanti del tempio ed i loro padrini.

Mario Bertoli
Segretario Provinciale La Destra (nella foto)

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01/09/2011
h.13.20

Rispetto alle ultime vicende dell’Amministrazione comunale di Parma il segretario provinciale del Partito Democratico Roberto Garbi ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ora è caduta anche l’ultima foglia di fico dietro cui il sindaco Vignali poteva pensare di nascondersi.
La dimissione in massa di tutti gli assessori e gli agenti cosiddetti civici priva la sua Giunta anche solo della possibilità di definirsi civica. Il governo della città si rivela per quello che è sempre stato, come noi sosteniamo da mesi: una compagine di centrodestra che sempre più manifesta le stesse incapacità del Governo nazionale e vizi analoghi.
Il sindaco Vignali è rimasto solo, arroccato nel palazzo, insieme al vero deus ex machina del Municipio, quel Luigi Villani che mentre infuria la bufera sui costi della politica resta saldamente ancorato al suo doppio e dorato incarico ma che evidentemente sta smarrendo ogni giorno di più lucidità. Il suo sindaco, in poche ore, è riuscito a rimandare la decisione sul da farsi salvo poi ritirare le deleghe a tutti gli assessori, ricandidarsi per il 2012, ritirare la candidatura. Uno spettacolo grottesco che la nostra città non merita e di cui Parma è ogni giorno di più stanca.
Questo è il momento della chiarezza e della responsabilità. Chi ne è stato protagonista, chi l’ha sostenuta deve prendere atto del fallimento di questa esperienza di Governo. Lo diciamo al sindaco non meno che a Villani, ai suoi assessori, alla sua maggioranza, a tutte le forze del Consiglio comunale. Non è più il momento di tenere i piedi in due staffe ma di avere il coraggio – come qualcuno ha fatto – di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità, per aprire una fase nuova e dare alla città, dopo il voto, il governo che merita e di cui ha necessità”.

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