
È arrivato a Baganzola il tour dei quartieri di Dario Costi, che ha incontrato i cittadini presso il circolo ARCI Golese. La premessa è sempre la stessa: “Sono qui per ascoltare e costruire un programma di governo insieme alla città”.
E le risposte sono arrivate, chiare e numerose, con tanti interventi di cittadini e membri dei consigli volontari di quartiere, che hanno detto la loro, sollevando tanti problemi e inoltrando tante proposte, miste ad alcuni elementi di preoccupazione diffusa sul futuro di questa parte di città.
In particolare ci si chiede cosa succederà e quali mitigazioni ambientali verranno messe in atto se lo scalo “Giuseppe Verdi” dovesse davvero diventare un hub per le merci con l’allungamento della pista, e quali effetti potrebbe produrre il nuovo centro commerciale che verrà realizzato nell’area adiacente alla Fiera.
Dario Serventi segretario del circolo PD di Golese, ha ricordato che in questa frazione c’è una vivace vita collettiva, anche se non mancano le contraddizioni: ci sono Consiglio dei cittadini volontari, Auser, circolo ARCI Baganzola, associazionismo, cooperazione. “Proprio in questa sede – ha ricordato Serventi – si è tenuto un incontro su immigrati e centro accoglienza, e qui c’è stato l’incontro – scontro al tempo dell’apertura del centro profughi. Il quartiere deve fare i conti con tante incertezze, come un aeroporto in crisi, il previsto allungamento delle piste, e probabilmente aerei più grossi e rumorosi, che potrebbero volare sopra le nostre teste. Il centro commerciale previsto, poi, creerebbe un grande cambiamento per abitanti e commercianti”.
Tanti gli interventi che si sono succeduti. Un dipendente ARPA ha auspicato un rapporto diverso e più costruttivo fra Comune e agenzia ambientale regionale, trovando il pieno assenso di Costi: “Il sindaco – ha detto il candidato alle primarie – è un attore che riunisce un tavolo e trova strade economiche e urbanistiche per favorire le progettualità. Servono dialogo e sintesi, in una democrazia di processo, mentre Pizzarotti pare essere seduto in attesa dei molti problemi e delle poche risorse che arrivano”.
I cittadini volontari del quartiere di Golese hanno elencato le numerose problematiche presenti: è difficile – hanno rilevato – l’interazione con l’amministrazione e quindi, di conseguenza, ci sono difficoltà nei rapporti con i cittadini. A Fognano si aspettano ancora soluzioni ai problemi delle scuole e il centro anziani promesso da anni. A Baganzola c’è il grosso problema dell’aeroporto, quello del centro commerciale, il collegamento delle piste ciclabili con la città, fatte male e troppo spesso ridotte a fango sul torrente. Inoltre il territorio asfaltato ci consegnerà problemi di rischio idro-geologico per futuro.
Anche nelle piccole cose si fatica a trovare risposte: è stata chiesta sicurezza sui marciapiedi, è stata chiesta più illuminazione, ma i cittadini sono hanno mai trovato ascolto. In queste situazioni, i rappresentanti eletti nel consiglio dei cittadini volontari erano 11 ora sono rimasti in 7, con scarsissima possibilità di svolgere il loro ruolo di rappresentanza. Solo ora, a pochi mesi dalle elezioni, sono stati coinvolti nel bilancio partecipativo.
E l’elenco è continuato con le problematiche di Cervara, dove mancano bus e marciapiedi, e di Viarolo, che si sente “divisa come Berlino dal punto di vista amministrativo, dove, come servizi e strutture, sta peggio chi sta nel Comune di Parma”.
Poi ci sono i problemi che attraversano tutte le periferie, a cominciare dai furti, che non trovano adeguata azione di prevenzione da parte delle istituzioni, lasciando ai cittadini l’onere di organizzarsi da soli. Per il futuro sindaco di Parma, a Baganzola ci sarà molto da fare.