“Diane”: a Parma il fotoracconto della transizione della cantante-attivista Lgbtqia+ Diane Arthémise Tripet

SMA MODENA
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Mercoledì 17 settembre alle 18.30 nella sede della Casa delle Donne l’appuntamento che anticipa la terza edizione del festival femminista ReSister!. Per la prima volta in Italia il lavoro del fotografo Giona Mottura, in mostra fino al 17 ottobre.

Dal 17 settembre al 17 ottobre 2025 sarà la sede della Casa delle Donne di Parma (via Melloni 1) a ospitare per la prima volta in Italia “Diane”, il racconto per immagini con cui il fotografo e antropologo Giona Mottura ha testimoniato il percorso di transizione della cantante-attivista Lgbtqia+ Diane Arthémise Tripet.

L’appuntamento anticipa l’avvio della tre giorni del festival di cultura femminista che il 19, 20 e 21 settembre riempirà di confronti, tematiche ribelli e musica il Parco della Musica (Ex Eridania).

La terza edizione avrà come fil rouge essere “S-confinat3”.

È così per il lavoro di Mottura – diventato pure un libro -, che ha voluto sconfinare dalle banalizzazioni, sbordare oltre il pregiudizio e attraversare insieme a “Diane” la quotidianità di un percorso lungo e desiderato, non lineare, in certi giorni doloroso e in altri esaltante. Che si srotola sul corpo tra i cambiamenti allo specchio e quelli che si muovono dentro.

Giona Mottura

Una quarantina di immagini nate in tre anni di tempo ritagliato per entrare in relazione con fiducia, scoprirsi nel presente e nel passato e far nascere un’amicizia che ha permesso all’antropologo visuale di capire attraverso quali meccanismi scattano nel percorso di una persona che decide di “transizionare“. Con momenti di grande impatto emotivo quando nell’obbiettivo è comparsa anche una delle figlie della cantante.

La mostra sarà visitabile fino al 18 ottobre 2025 negli orari di apertura della Casa delle Donne. Ma nella sera dell’inaugurazione – oltre all’autore – sarà presente anche lei, “La fata della terra dell’assenzio”, che compone e canta melodie ispirate a Brel, Vian e Brassens per esprimere la sua rinascita e la riscoperta della vita attraverso il canto. Perché è lì che “Sono solo me stessa, ma una me felice e realizzata, che non canta più per sfuggire ai suoi problemi, ma che canta per gli altri.”

L’ORGANIZZAZIONE

Il Festival ReSister! è un progetto della Casa delle donne e del Comune di Parma in collaborazione con 

Associazione Luca Coscioni, Associazione Con-Tatto, CIAC | Centro immigrazione asilo e cooperazione, Centro studi movimenti Parma, DES |Distretto di economia solidale Parma, Fondazione Arturo Toscanini, Insolito Festival, Liceo d’Arte “P. Toschi”, L’Ottavo Colore, Rete oltre la 194, ZonaFranca. Con l’adesione di

Amnesty Parma, Anpi Parma, ASD La Paz Antirazzista, Centro antiviolenza Parma, Circolo Aquila Longhi, Donne in nero Parma, Ecovillaggio Alvador, Emergency Parma, Enolibreria Chourmo, Libera Parma, Libreria Nora Book&Coffee (Torino), Cooperativa Lunaria, Maschi che si immischiano, Mediterranea Parma, Oltrefood soc. coop., Rete diritti in casa, Rete Kurdistan, Tuttimondi, Vagamonde e W4W. Con il contributo di Regione Emilia Romagna e Fondazione Cariparma. 

LA CASA DELLE DONNE DI PARMA

È un’associazione transfemminista, antisessista, antirazzista e antifascista che ha sede in via Melloni 1. Uno spazio destinato alle donne e a tutte le altre soggettività discriminate dal patriarcato, per dare valore alle loro aspirazioni e combattere la violenza di genere in ogni sua forma.

È composta da circa 300 socie e soci su tutto il territorio nazionale. È collegata alle reti locali, regionali, nazionali, internazionali dei Centri Antiviolenza, alle Biblioteche ai Centri di documentazione e alle altre Case delle Donne. Svolge attività senza scopo di lucro e con finalità culturali e sociali.