“Disabilità e lavoro. Un connubio possibile”

SMA MODENA
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10/11/2010
h.15.40

“Disabilità e lavoro. Un connubio possibile” è titolo del convegno in programma domani, giovedì 11 novembre. L’iniziativa è organizzata dall’associazione Fa.Ce (Famiglie Cerebrolesi onlus) e gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Parma. L’appuntamento è alle 16.30, presso l’auditorium del Centro congressi Cariparma (via La Spezia 138/a).
Il convegno affronterà il tema della relazione fra disabilità e mondo del lavoro in continuità con il convegno “Disabilità e vita: un connubio possibile” organizzato nel 2007 sempre dalla Fa.Ce.
L’incontro sarà occasione di confronto e condivisione di esperienze tra istituzioni, associazioni e genitori sui temi legati alla promozione e tutela delle pari opportunità delle persone disabili, nella consapevolezza che, per essere efficaci, occorre porsi in sinergia con gli altri servizi e costruire alleanze.
Il convegno sarà aperto dagli interventi della presidente della Fa.Ce Annalisa Gabbi, dell’assessore alle Politiche per l’infanzia e la scuola, Agenzia politiche a favore dei disabili del Comune Giovanni Paolo Bernini e dell’assessore alla Formazione e politiche attive del lavoro della Provincia Manuela Amoretti.
Il programma dei lavori è articolato in diverse sezioni dedicate ad approfondimenti specifici sul tema curati da tecnici ed esperti. Si parlerà di disabilità ed età adulta, di lavoro e socializzazione lavorativa, delle esperienze realizzate e del collocamento nel territorio di Parma.
L’associazione Fa.Ce. Famiglie Cerebrolesi Onlus, sorta nel 2006 in Parma, intende mettere in primo piano le necessità di quelle famiglie che hanno figli con lesioni cerebrali o comunque con disabilità. Negli obiettivi associativi risulta esser
fondamentale il “progetto di vita” della persona con disabilità nel quale i genitori rivestono un ruolo fondamentale poiché sono i primi e veri conoscitori dei loro figli. L’associazione vuole essere portavoce dei genitori nei confronti delle istituzioni e delle realtà sociali promuovendo la creazione di rapporti stabili e continuativi nel tempo che consentono alla persona disabile e alle relative famiglie di vivere una vita alternativa alla sopravvivenza, che, invece, punterebbe solo a minimizzare i danni. In questi anni ha promosso numerose iniziative rivolte alle famiglie, ai figli e alla cittadinanza: momenti pubblici di approfondimento, ritrovi, concerti, gite e ha anche realizzato numerose pubblicazioni. Nel mese di giugno 2007 ha ricevuto il premio San Giovanni dalla Fondazione Cariparma quale associazione che si è distinta nel mondo del volontariato per il supporto alle famiglie.
“Il nostro territorio – ha affermato Giovanni Paolo Bernini, assessore alle Politiche per l’infanzia e la scuola, Agenzia politiche a favore dei disabili – ha compiuto passi da gigante nel campo delle politiche per disabili. Il fatto che la Commissione europea abbia stabilito che Parma è la città più accessibile rappresenta un risultato straordinario, frutto del grande lavoro compiuto dalle istituzioni e associazioni. Rimane ancora tanto da fare, soprattutto nel campo del lavoro. Sono ancora troppe le persone disabili che non trovano un’occupazione. Per questo rivolgo un invito agli imprenditori, affinché compiano un ulteriore sforzo. Esistono realtà che stanno effettuando nuove assunzioni di persone disabili, spero che anche altri seguano il loro esempio”.
“A Parma le persone disabili che lavorano sono più di 2000 – ha spiegato Manuela Amoretti, assessore provinciale alle Pari opportunità e alle politiche del lavoro – e possiamo a ragione veduta affermare che la legge 68 sul diritto al lavoro delle persone disabili sta avviandosi alla completa applicazione .E’ da molti riconosciuto che Parma, da questo punto di vista, è all’avanguardia sul piano nazionale . Ma non ci basta, dobbiamo lavorare per dare risposta a chi ancora il lavoro non ha potuto trovarlo. Il tema all’ordine del giorno a Parma allora è: riuscire ad andare oltre la legge 68, aprire nel tessuto produttivo spazi occupazionali per le persone portatrici di disabilità, anche al di là degli obblighi di legge. E sostenere concretamente, valorizzare e incentivare quelle aziende che considerano l’assunzione di una persona disabile come una cosa normale”.
“Abbiamo organizzato questo congresso – spiega Franco Acquilano, vicepresidente di Fa.Ce (Famiglie Celebrolesi onlus) – perché parlare del lavoro è parlare del quotidiano. Non è sufficiente che una persona sia occupata, serve un processo più complesso di accettazione e accoglienza del singolo. Bisogna che ogni persona, attraverso il lavoro, possa esprimersi e realizzarsi”.