Donne: la Provincia premia coraggio e forza

SMA MODENA
lombatti_mar24

07/03/2014
h.14.50

#matteocambialenorme. E’ l’hashtag lanciato questa mattina da Parma dove, nella sede della Provincia, il presidente Vincenzo Bernazzoli ha consegnato a Lucia Annibali, Lucia Russo e Sonia Soncini il Premio Pierangela Venturini, avvocata e giurista scomparsa nel 2007. Il riconoscimento che porta il suo nome va anno al valore delle donne e al loro impegno per la collettività.
In sala tanta gente ha portato fiori. Ci sono autorità, familiari e amici, fra loro la mamma di Silvia Mantovani, uccisa quasi 8 anni fa dal suo ex fidanzato, a Parma, la stessa città dove domani si svolgeranno i funerali di Michelle Campos, anche lei uccisa dal suo ragazzo.
Le ricorda Marcella Saccani, assessore provinciale alle Pari Opportunità nel dire che “occuparsi di violenza delle donne non è un capitolo, non è una funzione, ma un lavoro costante perché sia resa giustizia alle vittime e cambi la cultura”.
“Dobbiamo prendere esempio dal coraggio che tante donne mettono nella difesa dei diritti e contro la violenza – aggiunge il presidente Bernazzoli – questa mattina abbiamo una testimonianza concreta di come l’impegno quotidiano serva”.
E’ Lucia Annibali la prima ad essere chiamata a ritirare il premio consegnatole, come recita la motivazione per “il coraggio, l’intelligenza, la sensibilità dimostrata nel prendere in mano il proprio destino. Per la costanza profusa nel trasmettere un messaggio di speranza a tutte le donne” “Condivido – dice – il dolore e la gioia che ho trovato intorno a me. Il destino mi ha voluto mandare qualcosa di più grande. Mi onora questo premio, se può essere utile la mia esperienza va bene, per le donne, per chi sta soffrendo, per chi vive in condizioni di diversità e anche per chi deve stare col dolore degli altri”.
Lucia Russo,magistrata, ritira la violetta simbolo del premio “per la passione e la tenacia che mette nel suo lavoro e per l’impegno contro il dilagare e il diffondersi della violenza di genere”.
Ricorda la strada fatta, faticosamente, per arrivare al 1965 all’ingresso delle donne in magistratura e al 1996 alla legge contro la violenza sessuale. Ma la pm guarda avanti: “Credo che molto ci sia ancora da fare sulle norme, con sanzioni più gravi, e dal punto di vista operativo, per garantire formazione, sensibilizzazione e informazione. – sottolinea raccontando che dall’aggressione di Lucia sul suo tavolo arrivano denunce di donne maltrattate minacciate dai loro ex compagni o mariti con la frase ti rovino con l’acido. “C’è la necessità urgente di aggiustare le norme – continua – che oggi prevedono atteggiamenti sanzionatori inadeguati. Il minimo della pena per lesioni gravissime con sfregio permanente del volto è di 6 anni il che vuol dire che la persona può accedere al patteggiamento e nei casi meno eclatanti e anche con minore risalto mediatico, potrebbe arrivare anche pene sospese. E questo non è tollerabile” conclude lanciando la proposta del messaggio via twitter al presidente del Consiglio. “Visto che va di moda l’hashtag lanciamo da qui #matteocambialenorme”.
Sonia Soncini è molto emozionata nonostante dall’Oltrettorrente, storica e resistente parte della città che nel ’22 eresse le barricate contro i fascisti di Balbo, siano arrivati in tanti a festeggiarla. E’ in quel quartiere che ha la sua latteria, un luogo unico che a seconda degli orari diventa un rifugio, un sostegno per anziani, un luogo dove aspettare i genitori se bambini. “Sono molto sorpresa e onorata – commenta con la voce che tradisce l’emozione – non me lo aspettavo è un premio che dedico a una persona che non c’è più, ma alla quale devo tutto. Vorrei incoraggiare tutte le persone che fanno del bene a continuare”.

Donne: la Provincia di Parma premia il coraggio e la forza

SMA MODENA
lombatti_mar24

07/03/2014
h.14.50

#matteocambialenorme. E’ l’hastag lanciato questa mattina da Parma dove, nella sede della Provincia, è stato consegnato il Premio Venturini, riconoscimento al valore delle donne e al loro impegno per la collettività, consegnato dal presidente Vincenzo Bernazzoli a Lucia Annibali, Lucia Russo e Sonia Soncini.
In sala tanta gente, familiari e amici, e c’è la mamma di Silvia Mantovani, uccisa 8 anni fa dal suo ex compagno, a Parma, la stessa città dove domani si svolgeranno i funerali di Michelle Campos, anche lei uccisa dal suo ragazzo.
Le ricorda Marcella Saccani, assessore provinciale alle Pari Opportunità nel dire che “occuparsi di violenza delle donne non è un capitolo, non è una funzione, ma un lavoro costante perché sia resa giustizia alle vittime e cambi la cultura”.
“Dobbiamo prendere esempio dal coraggio che tante donne mettono nella difesa dei diritti e contro la violenza – aggiunge il presidente Bernazzoli – questa mattina abbiamo una testimonianza concreta di come l’impegno quotidiano serva”.
E’ Lucia Annibali la prima ad essere chiamata a ritirare il premio consegnatole come recita la motivazione per “il coraggio, l’intelligenza, la sensibilità dimostrata nel prendere in mano il proprio destino. Per la costanza profusa nel trasmettere un messaggio di speranza a tutte le donne” “Condivido – dice – il dolore e la gioia che ho trovato intorno a me. Il destino mi ha voluto mandare qualcosa di più grande. Mi onora questo premio per le donne, per chi sta soffrendo, per chi vive in condizioni di diversità e per chi deve stare col dolore altri”.
Lucia Russo,magistrata, ritira la violetta simbolo del premio “ per la passione e la tenacia che mette nel suo lavoro e per l’impegno contro il dilagare e il diffondersi della violenza di genere”.
Ricorda la strada fatta, faticosamente per arrivare al 1965 all’ingresso delle donne in magistratura e al 1996 alla legge contro la violenza sessuale. Ma la pm guarda avanti: “Credo che molto ci sia ancora da fare sulle norme, con sanzioni più gravi, e dal punto di vista operativo, per garantire formazione, sensibilizzazione e informazione. – sottolinea raccontando che dall’aggressione di Lucia sul suo tavolo arrivano denunce di donne maltrattate minacciate dai loro ex compagni o mariti con la frase ti rovino con l’acido. “C’è la necessità urgente di aggiustare le norme – continua – che oggi prevedono atteggiamenti sanzionatori inadeguati. Il minimo della pena per lesioni gravissime con sfregio permanente del volto è di 6 anni il che vuol dire che la persona può accedere al patteggiamento e nei casi meno eclatanti e con minore risalto mediatico potrebbe arrivare anche pene sospese. E questo non è tollerabile”.
Sonia Soncini è molto emozionata nonostante dall’Oltrettorrente, storica parte della città che nel ’21 erse le barricate contro le brigate fasciste di Balbo, siano arrivati in tanti a sostenerla. E’ in quel cuore della città che ha la sua latteria che a seconda degli orari diventa un rifugio, un sosetgno per anziani, un luogo dove aspettare i genitori se bambini. “Sono molto sorpresa e onorata, non me lo aspettavo è un premio che dedico a una persona che non c’è più ma alla quale devo tutto. Vorrei incoraggiare tutte le persone che fanno del bene a continuare”.