“Dopo il residenziale, le infrastrutture stradali e il commerciale, oggi è l’espansione di strutture e infrastrutture per la logistica a minacciare il suolo”.
Lo afferma Federico Cencig, candidato per la lista Alleanza Verdi e Sinistra alle elezioni regionali e protagonista della forte opposizione che ha portato allo stop del polo logistico di Medesano.
Solo per l’accordo fra Regione Liguria ed Emilia-Romagna relativo alle Zone Logistiche Semplificate relative al “porto e retroporto della Spezia”, in provincia di Parma è prevista la cancellazione di varie decine di ettari di suolo agricolo nei comuni di Fidenza, Parma, Noceto, Medesano, Fidenza e Fontevivo.
Solo a Fontevivo il “Cepim 2” rischia di fare scomparire 50 ettari di campagna nel comune che già risulta il più cementificato di tutta la provincia.
Anche questa volta l’ultima parola spetta comunque al Comune di Fontevivo che dovrà decidere se inserire tale area nel Pug e così dare il via libera all’edificazione ed alla cementificazione o in coerenza con il passato intraprendere una pianificazione territoriale più rispettosa dell’ambiente.
“Ma la Regione non può lasciare soli i comuni in scelte così difficili e con pressioni troppo forti per piccole realtà. Sono necessarie scelte realmente orientate a ridurre il consumo di suolo a livello di area vasta ed è necessario un quadro normativo regionale aggiornato – aggiunge Cencig”.
“Per questo -ricorda il candidato Enrico Ottolini – Avs ha ottenuto di inserire alcuni punti importanti nel programma della coalizione con De Pascale candidato Presidente: il riconoscimento che l’Emilia Romagna è tra le prime regioni in Italia per consumo di suolo con impatti su agricoltura e sicurezza territorio, la revisione della legge urbanistica e in particolare dell’art. 53 per limitare insediamenti in deroga ad opere pubbliche e ampliamenti di aree produttive esclusivamente in contiguità; il governo dell’area vasta logistica limitando insediamenti ai nodi di scambio intermodale, la priorità al riuso di strutture terziarie e produttive vuote con obbligo di censimento da parte dei Comuni e l’adozione di strumenti cogenti per l’attuazione del saldo zero attraverso interventi di de-impermeabilizzazione”.