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10/09/2010
h.11.55
La ricorrenza dell’11 settembre riporta alla mente le tragiche immagini degli attentati che nel 2001 hanno scosso con inaudita violenza le coscienze di tutti.
Commemorare le 2.974 vittime di New York, Washington e Shanksville significa per l’Amministrazione impegnarsi quotidianamente a promuovere quelle azioni che favoriscono la pace, la convivenza, il dialogo e si oppongono fermamente alla violenza, al terrorismo e all’intolleranza; per questo motivo l’amministrazione comunale ha deciso di intitolare una via all’11 settembre 2001.
«E’ con spirito costruttivo che l’amministrazione comunale fidentina intende proporre un segno di attenzione verso una data che ha cambiato gli equilibri del mondo contemporaneo – afferma il sindaco Mario Cantini nell’accogliere la proposta della presidente del consiglio comunale di ricordare tale data con l’intitolazione di una strada – L’auspicio è che l’anniversario della strage delle Torri Gemelle diventi per tutti uno stimolo all’impegno civile per un presente e un futuro di pace e di integrazione».
«L’attentato dell’11 settembre a New York, così come quello dell’11 marzo 2004 presso la stazione di Atocha a Madrid, hanno segnato più di una generazione e portato all’attenzione di tutti noi lo scontro che vi è tra due mondi che si contrappongono. Ricordare quei momenti, anche attraverso l’intitolazione di una strada, vuol dire riassumere la consapevolezza che la pace è una conquista da ottenere tutti i giorni», afferma Francesca Gambarini. «Il desiderio di serenità e pace, però, non può mai essere confuso con l’idea di essere disponibili a rinunciare alla propria identità e alla propria cultura», puntualizza la presidente del consiglio comunale.
«Lo scontro di civiltà, che trova nelle immagini delle torri in fiamme il proprio simbolo, è la chiave di lettura dei fatti di questo inizio millennio. La programmazione scolastica non agevola la conoscenza della storia contemporanea, proporla, dunque, è il compito di una amministrazione che non vuole essere neutra nel giudicare i fatti. In questo senso credo che vi sia una contemporaneità che ci interroga, la coincidenza tra la fine del Ramadan e questo anniversario. Ma non può essere l’idea che possa apparire come una sfida a far venire meno il nostro desiderio di ricordare le vittime dell’11 settembre», precisa l’assessore alla Cultura, Lina Callegari.