
Nella giornata di giovedì 21 dicembre u.s., nel primissimo pomeriggio, la Polizia interveniva in via Mazzini presso il Coin dove era stato bloccato un uomo autore di furto.
La pattuglia intervenuta, accertava come F.G., classe 1954, parmigiano, gravato da precedenti di polizia, dopo aver fatto accesso alla Coin, approfittando della ressa, arraffava capi di abbigliamento maschili e femminili che nascondeva all’interno di una borsa che aveva al seguito ed usciva dal negozio incurante del suonare dell’allarme antitaccheggio.
L’uomo subito individuato e raggiunto dagli addetti alla vigilanza veniva fermato e trovato in possesso di numerosi capi di abbigliamento, ancora completi di piastre antitaccheggio, per un valore complessivo di euro 425. Merce restituita agli aventi diritto e persona indagata in stato di libertà.
Nei giorni seguenti, sempre lo stesso soggetto, si rendeva responsabile di altro furto presso il negozio di abbigliamento denominato Game 7 Athletics, dove veniva sorpreso immediatamente dopo il furto di alcune paia di pantaloni del valore di circa 80 euro. Denunciato anche in tale circostanza e rilasciato.
Sempre il 21 dicembre, alle ore 17.30 circa, la Polizia interveniva ancora al Coin in quanto D.C.D. classe, 1998, nato in Etiopia ma cittadino italiano, gravato da plurimi precedenti di polizia, dopo aver prelevato 2 giubbotti di marca, del valore complessivo di oltre 500 euro, strappava le placche antitaccheggio, li indossava sotto il giubbotto di sua proprietà ed usciva dal negozio. Notato dagli addetti alla vigilanza, veniva bloccato e all’atto dell’intervento della pattuglia, i capi di abbigliamento venivano dapprima posti in sequestro e successivamente restituiti agli aventi diritto.
Nella giornata del 23 dicembre due donne italiane, R.F. classe ap67 e R.D. classe 1974, rispettivamente originarie di Cesena e della provincia piacentina, entrambe gravate da precedenti di polizia, sono state denunciate in stato di libertà in quanto avevano asportato numerose bottiglie di alcolici e pezzi di prodotti alimentari che avevano occultato sulla propria persona e nel loro abbigliamento. Scoperte dagli addetti alla vigilanza si accertava che le due donne si erano appropriate di prodotti per un valore di circa 140 euro circa. Denunciate e rilasciate.