
18/05/2012
h.17.40
Per la prima volta, e solo a due giorni dal voto, uno dei due candidati accenna al tema dei diritti civili in modo superficiale ed ingenuo. A Bernazzoli (clicca qui per leggere la notizia) forse è sfuggito il fatto che il 17 maggio sia la giornata mondiale contro l’omofobia, ovvero contro quella “malattia” che ancora oggi è capace di uccidere gli omosessuali anche in Italia.
Il nostro Paese ha guadagnato il primato di negazione dei diritti civili rispetto agli altri partner europei, pertanto molto ci sarebbe da fare da parte delle istituzioni sia nazionali che locali sulla formalizzazione di un impegno concreto a riconoscere uguaglianza tra i cittadini, sia come individui che come coppie a prescindere dal loro orientamento sessuale.
Accoglieremmo la simpatica provocazione di Bernazzoli sul Gay Pride a Parma solo se alle sue parole corrispondesse un reale e fattivo impegno istituzionale su queste tematiche. Per noi associazioni questo impegno si concretizza esclusivamente nella istituzione del registro comunale delle unioni civili.
Se non dovessero pervenire ulteriori specificazioni rispetto a questa tematica, saremmo purtroppo portati a pensare che si sia trattato di una provocazione poco felice o, peggio, di un maldestro tentativo di raccogliere facili consensi.
Noi parliamo di diritti civili e ci aspettiamo che le istituzioni non confondano una celebrazione storica del movimento LGBT, come il Gay Pride, con la pressante richiesta di uguaglianza civile e istituzionale
Dichiarazioni come quelle di Bernazzoli non fanno altro che evidenziare e sottolineare quanta ignoranza regni rispetto all’omosessualità e quanto l’immaginario comune rispetto a gay, lesbiche e trans sia ancora legato a stereotipi.
Dichiarazioni come quelle di Bernazzoli non solo richiederebbero un’immediata rettifica, ma andrebbero smentite con una dichiarazione di impegno formale sia ad incentivare una sensibilizzazione che permetta il cambiamento culturale, sia ad adeguare la propria amministrazione agli standard presenti nella maggior parte degli Stati Europei, ovvero formalizzando un registro comunale per le unioni civili, come minimo.
Associazione radicale Certi Diritti – Luca Marola
L’Ottavo Colore – Valeria Savazzi
Queer Seed – Virginia Canali
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