Asp Ad Personam, “non c’è ancora traccia dell’amministratore unico”

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27/11/2013
h.16.10


Il 22 ottobre scorso in Consiglio comunale chiedevo conto all’assessore Laura Rossi di un possibile vuoto gestionale all’Asp di Parma in considerazione del fatto che il cambio di statuto, che prevede l’introduzione di un amministratore unico al posto del Cda, veniva fatto immediatamente a ridosso della scadenza del Cda stesso. Mi fu risposto con la solita “sufficienza” che al massimo Ad Personam avrebbe potuto avere una decina di giorni di “buco” prima dell’insediamento del nuovo amministratore. 

Com’era facile prevedere oggi siamo al 27 novembre, sono passati 30 giorni, e non solo l’Asp non ha un amministratore, ma neppure sappiamo chi il Comune abbia scelto per occupare quella carica. Aggiungo che il nome circolato sulla stampa, Marco Giorgi, persona sulla cui competenza nulla si può dire, pone alcune questioni non irrilevanti in merito alla tempistica. 

Essendo egli già presidente dell’Asp di Langhirano nonché revisore dei conti del Comune di Parma si dovrà attendere le sue dimissioni (che prevedono tempi di affiancamento) da questi due incarichi prima di poterlo nominare ufficialmente. 

Insomma se la scelta del Comune dovesse essere effettivamente quella di Giorgi credo di non esagerare nel ritenere che per avere una guida all’Asp di Parma occorrerà attendere il 2014. 

Peccato che alcune questioni richiederebbero già da subito una guida salda in seno all’azienda. Penso in particolare al bando per la vendita del Romanini Stuard che se, come tutti ci auguriamo, andrà in porto prevede di consegnare l’immobile privo di degenti entro la fine dell’anno. 

Dove verranno spostati gli attuali 18 occupanti? Con quali criteri? Sono state avvisate le famiglie? Tutte domande destinate a rimanere inevase, se si escludono indiscrezioni più che affidabili ma che non voglio commentare perché appunto non ufficiali.
Colgo invece l’occasione per ribadire un concetto già espresso in più di un’occasione. Guardando all’operato dell’assessore si ha la percezione di un pressapochismo pericolosissimo considerata la delicatezza dei servizi legati al welfare. 

Non è la prima volta che i fatti sconfessano le dichiarazioni dell’assessore Rossi e, francamente, mi pare sia giunto il momento di affrontare con maggiore attenzione i problemi, a cominciare dalle risposte che si danno ad un Consigliere comunale quando interviene per segnalare una situazione potenzialmente pericolosa.

Roberto Ghiretti
Parma Unita