Gli avvocati di Parma: “La pandemia ha paralizzato l’attività del Tribunale, già da tempo con tanti problemi”

SMA MODENA
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SIMBOLICA GIUSTIZIA AGENZIA BETTOLINI (Agenzia: DA RACHIVIO) (NomeArchivio: PAV-G1ig.JPG)

Nota stampa dell’Avvocatura di Parma che risponde al Presidente del Tribunale in merito al funzionamento dell’attività giudiziaria durante la pandemia e negli anni precedenti.

In considerazione dell’intervista del Presidente del Tribunale, Dott. Pio Massa, sul quotidiano cittadino del giorno 7 aprile 2021 ed in seguito alle richieste dell’Avvocatura Parmense contenute nella lettera della Presidente Avv. Simona Cocconcelli, del 24 febbraio 2021, tutta l’Avvocatura di Parma (Consiglio dell’Ordine e Associazioni maggiormente rappresentative, quali Camera civile, Camera penale, AFP, AIGA, AGAP, AIAF e Osservatorio di diritto di famiglia e minorile) ha voluto oggi evidenziare che le risposte fornite sono state generiche ed inaccettabili. In sostanza, il Presidente del Tribunale Dott. Pio Massa si è limitato ad evidenziare la carenza di personale amministrativo, accentuatasi nell’anno 2020 con l’attuale situazione di emergenza sanitaria a causa del Covid-19.

In tal modo il Presidente dott. Massa ha eluso tutti i problemi specificamente posti in evidenza dall’Avvocatura, ufficio per ufficio, non offrendo alcuna soluzione operativa, rebus sic stantibus, sulla base dell’attuale organico.

Questa situazione è comune a molti altri Tribunali Italiani, ma non è accettabile e si deve presto porvi rimedio per evitare l’interruzione del servizio pubblico e per la difesa di interessi legittimi di tutti i cittadini.

A differenza di altri Tribunali, anche a noi vicini, non è consentito l’accesso se non con prenotazioni e con tempi spesso assai lunghi.

Si ritiene che, attraverso una migliore organizzazione e gestione del personale, la gran parte dei problemi potrebbero essere risolti, con maggior controllo, ampliamento dei servizi e il perfezionamento dell’applicazione del processo telematico, con una maggiore fruibilità dei servizi e informazioni nel sito del Tribunale e con l’ottimizzazione del sistema di prenotazione avviato negli uffici pubblici.

L’unico rimedio indicato dal Presidente è stato invece “il recupero di nuove forze lavorative”, ch’egli propone mediante ipotesi di soluzioni chiaramente inaccettabili, quali quella di porre a carico degli avvocati addirittura l’onere di due unità lavorative. Tale ultima proposta, oltre che essere inammissibile nella sostanza, è anche impraticabile dal punto di vista tecnico, come è noto.

Permane una situazione di grave malessere che investe tutti coloro che si rivolgono alla Giustizia senza avere adeguate risposte e tempi congrui, come dovrebbe essere.

In relazione a ciò l’Avvocatura Parmense intende far conoscere tale stato di cose all’esterno, quale forma di protesta e, al contempo, fare delle proposte per tentare di giungere gradualmente ad una “normalizzazione” del funzionamento degli uffici giudiziari.

LA SITUAZIONE ATTUALE IN TRIBUNALE

Nello specifico, ad un anno, ormai, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, permangono diverse criticità e disservizi degli Uffici Giudiziari di Parma che per certi versi si sono aggravati.

Le segnalazioni e le rimostranze pervenute all’Ordine sono state costanti e molteplici e di tutte si è presa debita nota. Nel corso dei mesi alcune problematiche più gravi – anche grazie alla continua sollecitazione di questo COA – sono state man mano risolte, ma molte altre sono sempre più pressanti e numerose.

Esse riguardano, soprattutto, i seguenti Uffici: la Cancelleria del Giudice di Pace civile in cui per tutti gli utenti non è possibile avere accesso se non con prenotazione a diversi mesi di distanza. I tempi per ottenere una prenotazione si sono allungati di mesi e così i tempi per poter avere un titolo esecutivo si allungano ulteriormente con grave pregiudizio per chi vuole far valere i propri diritti.

In TRIBUNALE permangono poi diverse difficoltà.

Nella Cancelleria Penale permane un significativo ritardo nel rilascio delle copie, nonostante la buona volontà del cancelliere che spesso è il solo che evade le richieste. Di recente, stiamo riscontrato una ulteriore problematica legata alla organizzazione delle udienze penali che, spesso, vengono chiamate in numero considerevole allo stesso orario o, comunque, a pochissima distanza l’una dall’altra, con conseguente congestione delle udienze e relativi inevitabili assembramenti fuori dalle aule. Per risolvere il problema basterebbe riorganizzare i ruoli per ciascuna giornata d’udienza oppure calendarizzare le udienze chiamando i singoli processi con un intervallo di tempo maggiore tra un’udienza e l’altra.

Nella Cancelleria Civile vi sono diverse problematiche:

E’ stata rilevata da molti iscritti la giacenza di sentenze depositate per mesi prima di venire comunicate ai legali e pubblicate. Dato evidente è poi la diminuzione del numero di sentenze dell’anno 2020 rispetto all’anno 2019, così come riportato nelle statistiche distrettuali.

Il numero di fascicoli del contenzioso civile è diminuito, ma c’è da considerare il progressivo diminuire delle nuove iscrizioni iniziato già dall’anno 2018 e acuito dal periodo di lockdown tra marzo e maggio 2020 per inattività assoluta. Nonostante ciò la gestione dell’arretrato che in altri Tribunali del Distretto ha visto una diminuzione considerevole, non ha sortito effetti benefici ulteriori nel nostro Foro.

Nell’Ufficio rilascio decreti ingiuntivi e copie esecutive permangono difficoltà nella gestione dell’istanza telematica di rilascio di formula esecutiva con ritardi e mancate comunicazioni che superano anche i cinquanta giorni di attesa.

Spesso gli atti arrivano nella disponibilità degli avvocati con ritardo e con decadenze maturate (V. decreti ingiuntivi), con apertura in ritardo delle Pec. Occorre una puntuale informatizzazione con aggiornamenti costanti per un disbrigo più agevole delle richieste.

Il numero di prenotazioni e giorni di accesso alla cancelleria civile sono molto limitati durante la settimana ed ormai gli unici posti liberi si trovano ad almeno tre mesi di distanza.

Occorre una modulazione nuova con incremento di slot di prenotazione per consentire un flusso regolare di ingressi, nel rispetto delle distanze che permetterebbe di evitare di utilizzare la richiesta urgente come prassi abituale per ottenere ciò che spetta di diritto.

Nella Cancelleria delle Esecuzioni Mobiliari e Immobiliari vi è la quasi totale impossibilità di ottenere risposte telefoniche a semplici richieste quando prima avvenivano allo sportello informativo, anche per il semplice cittadino, e si è chiesto di ripristinare tale servizio. Vi sono stati anche casi di perdita o smarrimento di fascicoli e ritardi nelle comunicazioni. Infine, anche in questo ufficio le prenotazioni delle udienze sul sistema telematico sono state fissate con numero contingentato, come a maggio 2020, fino alla fine del 2021 senza un controllo costante e tempestivo della situazione.

Nella Cancelleria della Volontaria Giurisdizione è da tempo in gravi difficoltà e fatica a soddisfare qualsiasi tipo di necessità o richiesta. Si sono registrate diverse disfunzioni, in parte rientrate ad oggi, ma in particolare non venivano trovati i fascicoli, vi sono ritardi nell’evasione di adempimenti quali comunicazioni, scioglimenti di riserva e liquidazione di compensi. Per velocizzare i servizi sarebbe necessario un front office efficace, con modulistica aggiornata e pubblicata sul sito istituzionale, per evitare file per richieste di mera informazione o per il controllo della documentazione.

Occorre maggiore organizzazione nella gestione delle Udienze. Tutte sono fissate in presenza dal Giudice di Pace ed in Tribunale sezione penale, mentre al civile si svolgono in presenza (per lo più in casi particolari) o in modalità cartolare (la stragrande maggioranza). Le udienze telematiche sono state in numero molto ridotto in Tribunale e nessuna dal Giudice di Pace.

Le Aule di udienza molto spesso non sono idonee ad un distanziamento minimo, in particolare in caso di assunzione di prove testimoniali.

Talvolta le comunicazioni relative a sostituzione di magistrato d’udienza o fissazione di udienze cartolari avviene con ritardo e talvolta anche il giorno stesso, con grave pregiudizio per tutte le parti del giudizio.

Permangono i ritardi nella comunicazione dei ruoli d’udienza al fine di consentire il distanziamento di orario. Vi è tutt’ora la completa delega del controllo alle Guardie Giurate all’ingresso che controllano e forniscono informazioni.

Si propone di aumentare le udienze in presenza nel settore civile, pur con il rispetto di tutte le regole ed i presidi medici, con calendarizzazione anche al pomeriggio, cosa che avviene nel settore penale, ma non al civile, se non in casi isolati oppure organizzare le udienze in telematico, ove gli avvocati siano entrambi concordi.

I disguidi ed i disagi, dovuti anche alla situazione di pandemia, non dipendono dalla volontà e/o dall’agire dell’Avvocatura che non ha poteri di organizzazione della “macchina della giustizia”.

Da tempo è stata offerta la massima collaborazione per cercare di limitare i disagi e risolvere i problemi più urgenti e più gravi, con proposte anche concrete che non hanno però trovato sempre ascolto.

Tutto questo è stato ripetutamente riportato al Presidente del Tribunale, sia con interlocuzioni scritte sia per le vie brevi, per cercare soluzioni ed andare avanti per far funzionare la “macchina giustizia”, da ultimo, con ferma contestazione e presa di posizione, di cui abbiamo dato notizia a tutta l’Avvocatura del Foro.

Infine, si rammenta che è stato autorizzato con accordo sindacale lo smart-working dei dipendenti pubblici, che fin da subito ha creato il blocco di molte attività. Nella situazione attuale tale organizzazione non consente di evadere le richieste in tempi ragionevoli con detrimento del diritto di difesa dei cittadini per mancanza di personale in presenza.

Questa situazione si aggrava giorno dopo giorno in quanto è stato disposto per tutto il periodo emergenziale, la cui mancata soluzione ricade negativamente sull’accesso e la fruibilità a tutti i servizi di cancelleria.

L’Avvocatura rimane a disposizione quale interlocutrice attenta e propositiva per trovare e valutare soluzioni che consentano il rispetto della nostra professione e le legittime richieste di tutela dei diritti dei cittadini.