“Gli italiani sono una razza in via d’estinzione”

SMA MODENA

01/08/2009
h.15.40

Gli italiani sono oramai una razza in via d’estinzione. Il futuro è dei figli e di chi ha figli, essi sono la principale ricchezza di un popolo.
L’inverno demografico sta gelando l’Italia. Oramai solo grazie agli immigrati riusciamo a pareggiare i decessi, pagare pensioni, costruire palazzi, tenere aperte classi, pulire uffici e dare badanti ai nostri anziani.
Gli immigrati ci hanno dato quell’iniezione di giovani di cui avevamo bisogno.
Fra qualche decina di anni, però, noi italiani saremo una esigua minoranza nelle nostre città. E assieme agli italiani c’è il rischio che vada ad estinguersi anche la nostra storia e cultura.
E noi cosa facciamo?
Si continua con una irresponsabile politica filo-abortista di cui la RU-486 non è che l’ultima invenzione, viene infatti definita “kill pill”.
Se una donna non se la sente, legittimamente, di portare avanti una maternità, c’é la possibilità, prevista dalla legge, della adozione da parte di tante coppie che attualmente devono rivolgersi all’estero.
La questione demografica è sempre più emergenza demografica. Per questo l’aborto non è mai solamente un fatto soggettivo, ma di forte interesse pubblico. I milioni di aborti di questi anni sono stati una sorta di suicidio collettivo dell’Italia. Circa cinque milioni di aborti ufficiali, dal 1978, senza contare il resto.
Di fronte al danno pubblico, oltre che etico e psicologico, provocato dall’aborto, la società tutta deve uscire dal torpore e reagire.
Non possiamo più permetterci questa situazione, anche solo semplicememte dal punto di vista sociologico ed economico.
Thomas Robert Malthus sosteneva che all’incremento della popolazione non sarebbe corrisposto un equivalente incremento della disponibilità di alimenti.
Ciò si è dimostrato falso. Esempi? Se l’Italia non può mantenere più degli attuali sessanta milioni di abitanti, qualcuno mi deve spiegare come mai continuiamo a distruggere tonnellate di frutta di prima qualità, si danno multe salate a chi produce oltre le cosiddette quote latte, si sono pagati gli agricoltori perchè non producessero grano e i cereali vengono sempre più utilizzati come carburante? Si investe cioè nel decremento alimentare, per tenere ovviamente alti i prezzi.
Alimenti ce ne sono in abbondanza e costerebbero conseguentemente molto di meno. Perciò è vero il contrario: è il decremento demografico causa di povertà. Un solo esempio, concludendo.
Prima erano tre nipoti che con le loro trattenute previdenziali pagavano la pensione a un solo nonno, ora è un nipote solo che deve pagare la pensione a ben tre nonni!
Investiamo sul sostegno alle famiglie e alle maternità difficili, non nei “pesticidi”. Di RU-486 e di allargare le maglie, già abbastanza larghe, della 194, non se ne sente per nulla la necessità.
La ditta produttrice della “kill pill” ha reso noti, addirittura , ben 29 decessi legati alla RU-486. Penso che ce ne sia abbastanza.

Glauco Santi