I politici di Parma sono dei cadaveri… sul web

SMA MODENA
lodi1

22/07/2012
h.17.00

Negli Stati Uniti in tutti c’è la consapevolezza che la sfida delle presidenziali americane tra Barak Obama e Mitt Romney si vincerà o si perderà sul web e che pertanto Obama ha già vinto avendo 27.400.000 “Mi piace” sulla sua pagina di Facebook contro i 2.600.000 di Romney, e 17.700.000 follower su Tweeter contro i 789.000 del suo avversario.
A Parma nei mesi precedenti e durante la campagna elettorale delle comunali tutti i candidati sindaco erano sbarcati in pompa magna sui social network con tanto di staff web, profili personali, fan page affiancate da siti o blog, perché “internet è fondamentale per stare in mezzo ai cittadini”, “scambiare opinioni”, “è la comunicazione del futuro”. Per qualche mese è stato così un proliferare di post che spaziavano dalle battute al programma, appuntamenti, quotidianità, giovanilismo per farsi percepire più vicini dalla gente.
Ma i politici di casa nostra credono davvero nel web o questa frenesia interattiva serviva solo per raggranellare qualche voto? A distanza di due mesi cosa è rimasto di tutto questo?
Eccezion fatta per Pizzarotti che comunque limita la sua attività social alla pubblicazione di pensierini molto basici, per gli altri è stato subito un fuggi fuggi da Internet, tanto da Tweeter che da Facebook, le pagine un tempo social sono diventate morte, dei cimiteri virtuali nelle quali le foto dei profili sembrano quelle affisse sulle lapidi. E pensare che la vittoria, proprio a Parma, di un moVimento che è nato e agisce quasi esclusivamente in Rete avrebbe dovuto insegnare qualcosa… macché!
L’ultimo tweet di Bernazzoli risale al 18 maggio alla vigilia del voto del ballottaggio: “Dopo oltre 2mila tweet è il momento di scegliere il futuro di Parma. Buon voto a tutti!”. Dopo la sconfitta Bernazzoli ha risolto l’impiccio di Facebook alla radice e ha cancellato la sua pagina… e tanto che c’era ha fatto pure togliere dal sito della Provincia l’archivio delle delibere della giunta provinciale! E per fortuna che voleva fare “l’agenda digitale”…
Ubaldi ha resistito una settimana in più e il suo ultimo tweet è del 26 maggio (“Buon lavoro al nuovo sindaco di Parma”) mentre su Facebook aveva tirato i remi in barca il 14 maggio, informandoci che “ieri mi sono dilettato alla griglia. EU”.
L’ultimo tweet di Ghiretti è del 7 maggio: “Ghiretti a Teleducato forte del suo 10%”. La sua fan page su Facebook era già morta il 3 maggio. Va detto, però, che Ghiretti continua a postare sul suo profilo personale i link di youtube delle canzoni che più gli piacciono o gli ricordano i tempi dell’infanzia… una costanza nostalgica che , in confronto ai suoi colleghi, lo fa apparire un fedelissimo del web, un hacker.
Paolo Buzzi‏ ha chiuso tutto il 17 maggio con l’appello agli elettori del Pdl “a non disertare il ballottaggio e a compiere una scelta tra @FedePizzarotti e @VBernazzoli”.
L’ultimo segno di vita di Priamo Bocchi sui social media è datato 17 aprile… poi si è taciuto. Considerato lo scandalo delle firme false che ha travolto la Destra il suo eclissamento è più che comprensibile perché effettivamente sarebbe stato più difficile trovare il coraggio per continuare ad aprire bocca.
Il primo e unico tweet del candidato della Lega Nord Andrea Zorandi è datato 3 ottobre 2010 (“Spero di utilizzare presto Zimbra”), ovvero ormai due anni fa, mentre la sua pagina di Faceook ha registrato l’unica pubblicazione il 14 aprile con la condivisione della foto del suo manifesto elettorale. Col senno di poi quei soli 12 “Mi piace” avrebbero dovuto suonare come un nefasto presagio elettorale…
Maria Teresa Guernieri ha mollato tutto il 23 maggio, ma perlomeno si è presa la briga di ringraziare i suoi elettori. Nelle settimane successive alcuni amici di Fb l’hanno contattata sulla sua bacheca; il 9 luglio Monica C. scriveva: “Cara Maria Teresa, come stai? Ho provato a cercarTi e ad inviarTi messaggi sul cell. ma senza successo. Hai per caso cambiato numero? Volevo sapere un Tuo commento sul nuovo Sindaco”. Una domanda caduta nel vuoto che non ha mai ricevuto una risposta. Cara Monica, Maria Teresa se ne è andata, pace all’anima sua, sul web di lei non c’è più traccia. Almeno fino alla prossima campagna elettorale.

Andrea Marsiletti