“Identità, immagine e oculatezza… questi i segreti del Dada”

SMA MODENA
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Nei locali a Parma e Reggio Emilia
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25/11/2009

ParmaDaily intervista ad Antonino Vicari, addetto stampa della discoteca di Parma Dadaumpa e del Porfirio Rubirosa.

Partiamo dalla novità di quest’anno, cos’è il Porfirio Rubirosa?
Il Porfirio Rubirosa è il nuovo meeting point di Parma che nasce per dare una proposta diversificata a seconda delle varie parti della giornata: colazioni, pranzi, aperitivi, cena e dopo cena… il tutto sempre curato in ogni dettaglio partendo dalla proposta culinaria passando alla proposta del beverage seguita dai nostri barman Aibes!
Inoltre il mercoledì, venerdì e sabato si puo passare un ottimo dopo cena ascoltando le migliori band di musica live a livello nazionale, mentre la domenica è impostata prettamente sull’aperitivo.

Quale il legame tra il Porfirio Rubirosa e il Dadaumpa?
Sicuramente il Porfirio Rubirosa e il Dadaumpa sono legati da un stretto cordone ombelicale: il Porfirio ha un’anima piu’ live mentre il Dada è prettamente disco. Questo per legare ancora di più con la nostra clientela ma sopratutto per offrire un prodotto a 360° gradi.

In un contesto locale nel qule ogni anno i locali muoiono molto velocemente e cambiano nome, il Dadaumpa resiste. Quali credi che siano i segreti del Dada?
La gestione oculata del conto economico e dei flussi sono importanti quanto l’identità e l’immagine sopratutto in questo momento. Le gestioni improvvisate senza progammazioni o forti capitali non riescono a sopravvivere e altresì forniscono un elemento dirompente, unitamente alla spregiudicatezza di alcuni addetti alle pubbliche relazioni.
In tale quadro, diversamente da quanto accadeva in tempi più felici, i locali notturni sono costretti a chiudere o a riconvertirsi; la situazione e altresì acuita da numerosissimi esercizi pubblici e circoli privati che propongono attività non autorizzate.

I suoi critici definiscono il Dada un “locale per fighetti”. Tutto infondato o qualcosina di vero c’è?
La verità e che il locale è nato per un pubblico medio-alto sia di censo che di età, ma nel corso dei 18 anni di vita il Dada ha proposto serate per sempre più larghi strati di pubblico (vedi Bar Italia) che ne hanno amplificato il successo.

Secondo te cosa manca ancora a Parma per i giovani in termini di divertimento?
A Parma, come in tutte le città di provincia, non manca nulla; sopratutto le proposte sono ampie e diversificate ma se si vuole la presenza di nuovi soggetti con capacità d’investimento occorre da un lato una delocalizzazione dei punti di aggregazione in spazi che creino il minor disagio possibile ma anche la più facile fruibilità, dall’altro una più efficace lotta all’abusivismo. 

                                                                                                         RC

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